Nei reparti di pediatria, dove si curano i bambini, non bastano le classiche medicine per rimettere in salute le piccole creature, serve altro per alleviare le loro sofferenze e le loro tristezze. Non è facile trascorrere le giornate in un ospedale, per questo la clownterapia è sempre più presente in queste strutture, per rendere più piacevole la degenza dei giovani pazienti. Questa terapia del sorriso è una tecnica che utilizza gli strumenti degli artisti di strada e dei circensi per donare un sorriso ai bimbi per far diminuire la loro ansia e aiutarli a guarire più in fretta.
- Clownterapia la storia di un rimedio contro la paura
- I benefici della terapia del sorriso
- Clown in corsia una presenza fondamentale
Clownterapia la storia di un rimedio contro la paura
La clownterapia ha origini antiche, anche se non veniva chiamata in questo nome. Infatti, intorno al XVII secolo la figura del sacerdote carmelitano Angelo Paoli si avvinava a questa disciplina truccandosi da buffone per curare i malati. È solo nel 1986 a New York che Paul Binder e Michael Christensen, circensi di professione, fondano la prima Clown Care Unit per far sorridere i piccoli pazienti. La clownterapia la storia ha il suo massimo esponente nel dottor Hunter Doherty Adams, diventato famoso come “Patch Adams” grazie al film omonimo interpretato da Robbie Williams.
I benefici della terapia del sorriso
Questo metodo di cura ha lo scopo di trasformare le emozioni negative, che si vivono nell’affrontare una malattia all’interno di un ospedale, in positive. È un modo per far gioire i bambini, per farli sentire al sicuro, per incoraggiarli al dialogo. La terapia del sorriso dimostra come la risata produce pensieri ottimisti e ha proprietà terapeutiche perché fa diminuire l’ansia, fa bene al cuore, alla respirazione, alla pressione e i muscoli si rilassano. Migliora la degenza dal punto di vista emotivo ed è un supporto per tutta la famiglia che vive questo periodo difficile. Anche all’ospedale RCCS Ospedale San Raffaele è attivo questo importante servizio.
Clown in corsia una presenza fondamentale
Si moltiplicano i corsi di clownterapia in tutta Italia per la formazione di assistenti in ambito sanitario capaci di utilizzare l’umorismo, l’improvvisazione, la magia e l’arte circense per donare momenti di spensieratezza ai malati. Tra questi vengono formati anche dottori e infermieri che fanno i loro giri di visita vestiti da clown in corsia per umanizzare l’ospedale e ottenere la collaborazione dei bambini che si fanno visitare con più allegria. Nel tempo la clownterapia si sta diffondendo anche in altri luoghi ed è rivolta ad tutte le fasce di età. Si possono trovare, infatti, anche nella case di riposo, negli orfanotrofi, nelle case famiglie o nei centri di accoglienza.