Un assegno bancario è un titolo di credito che permette di effettuare pagamenti in sostituzione del denaro contante. Per comprendere come si compila un assegno bisogna considerare che questo tipo di pagamento coinvolge tre soggetti: il traente, il trattario e il beneficiario. Il primo è colui che compila l’assegno, il secondo corrisponde alla banca del traente, il terzo è il soggetto al quale è destinato l’importo indicato nell’assegno.
- Come funzionano gli assegni
- Assegni trasferibili e non trasferibili
- Luogo e data
- Importo dell’assegno in cifre e in lettere
- Beneficiario e firma dell’assegno
Come funzionano gli assegni
Quando si emette un assegno, la cifra indicata viene prelevata dal proprio conto e poi versata al soggetto indicato.
Se si tratta di un assegno emesso da una banca, si parla di assegno circolare o vaglia cambiario. Possono emettere assegni tutti i soggetti che hanno un conto corrente e hanno chiesto alla banca di rilasciare il libretto degli assegni, detto anche carnet.
In caso di smarrimento o furto, è importante avvisare immediatamente la propria banca, per evitare che l’assegno sia incassato in modo illecito.
Assegni trasferibili e non trasferibili
Prima di analizzare come si compila un assegno, è importante sapere cosa distingue un assegno trasferibile da uno non trasferibile. Sono “trasferibili” gli assegni che il beneficiario può cedere a terzi, sono “non trasferibili” quelli che possono essere incassati solo dal beneficiario a cui sono intestati.
Luogo e data
Nella prima riga si inseriscono luogo e data di emissione. Si parla di assegno emesso su piazza quando il comune indicato è lo stesso in cui si trova la banca di emissione, di assegno fuori piazza quando si tratta di due luoghi diversi. Gli assegni su piazza devono essere versati entro 8 giorni dalla data indicata, quelli fuori piazza entro 15 giorni. Non sono ammessi assegni post-datati.
Importo dell’assegno in cifre e in lettere
Fondamentale per capire come si compila un assegno è la trascrizione dell’importo, da effettuare sia in cifre sia in lettere. La cifra va indicata alla fine della prima riga e deve sempre includere i due decimali, anche quando sono pari a zero. Nella seconda riga dell’assegno va inserito l’importo in lettere, con una barra tra il numero intero e i decimali, indicando il numero intero in lettere e i decimali in cifre.
Beneficiario e firma dell’assegno
La terza riga prevede la compilazione dei dati relativi al beneficiario, ovvero alla persona che riceve l’assegno, incassabile solo da lui se se l’assegno è non trasferibile, ma girabile a terzi se è trasferibile. In tal caso, il beneficiario dovrà firmare nello spazio apposito sul retro dell’assegno.
È importante che il nome e il cognome del beneficiario siano trascritti in forma leggibile, altrimenti l’assegno non è valido.