Il Porcellum, anche noto come Legge Calderoli, si riferisce alla legge n. 270 del 21 dicembre 2005. Si tratta della legge elettorale proporzionale, con liste bloccate e con premio di maggioranza, che ha regolamentato l’elezione del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati andando a sostituire il Mattarellum (in vigore dal 1993). Dichiarata parzialmente incostituzionale dalla Corte Costituzionale e pertanto modificata in alcune sue parti, è rimasta in vigore per quanto riguarda il Senato, mentre è stata sostituita dall’Italicum dal luglio 2016 per l’elezione della Camera.
Perché viene chiamato “Porcellum”
Ideata da Roberto Calderoli e successivamente modificata prima di entrare effettivamente in vigore, la legge regolante il sistema elettorale italiano è stata fortemente criticata in quanto considerata inadeguata. Qualche mese dopo la sua approvazione, anche a causa delle variazioni al testo rispetto a quanto proposto, durante un’intervista lo stesso Calderoli la definì “una porcata”. Da qui, il politologo Sartori ha coniato il nomignolo “Porcellum”.
Illegittimità costituzionale del Porcellum
Nel dicembre 2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente incostituzionale la Legge Calderoli, annullandone formalmente alcune parti nel gennaio 2014. Nel dettaglio, è stata abrogata l’assegnazione dei premi di maggioranza ed è stata integrata la possibilità di esprimere un voto di preferenza. La legge elettorale proporzionale così creata, definita dalla pronuncia della Consulta, è stata soprannominata “Consultellum”. Nel maggio 2015 è stata approvata una nuova legge elettorale, chiamata “Italicum”, applicata all’elezione della Camera dei Deputati. Per quanto riguarda l’elezione del Senato, invece, resta in vigore il Consultellum. Il 5 giugno 2017 arriva alla Camera una nuova proposta di legge elettorale, chiamata “Italianellum”.