Quando si sente parlare di stronzi di mare è inevitabile che scappi un sorriso. Il cetriolo di mare, detto anche “Stronzi di mare” è un’espressione gergale usata per identificare alcuni animali marini appartenenti alla classe degli echinodermi. Si tratta di invertebrati il cui scheletro, come avviene per il riccio di mare e la stella marina, è costituito da placche calcaree spinose.
Gli stronzi di mare sono caratterizzati da un corpo allungato e hanno la prerogativa di strisciare sui fondali marini, nutrendosi di particelle organiche del fango. Si possono trovare nei mari di tutto il mondo, anche se prediligono climi tropicali e temperati. Ma qual è il loro compito nell’ecosistema? Si tratta di animali pericolosi? Sono commestibili?
Se t’interessa qui puoi scoprire cos’è il pomodoro di mare.
- Oloruria: specie protetta
- Il prelievo del cetriolo di mare è pericoloso?
- L’oloturia e i benefici per la salute umana
- Il cetriolo di mare si mangia?
- Cetriolo di mare: prezzo
- Ricetta con cetrioli marini: la zuppa Trepang
Oloturia: specie protetta
Quello dello stronzo di mare non è l’unico nome per alludere a questi particolari invertebrati. Infatti viene anche definito oloturia o cetriolo di mare. In Sicilia, nel dialetto tipico regionale, le oloturie vengono definite volgarmente anche “minchie di mare“.
Al mondo ne esistono 377 specie, ma di queste ben 16 rischiano l’estinzione secondo l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN).
L’oloturia o cetrioli di mare sono una specie protetta infatti hanno un ruolo molto importante: possono essere considerati dei veri e propri spazzini del mare, in grado di preservare l’equilibrio degli ecosistemi marini e anche la biodiversità. A loro volta, inoltre, alimentano coralli e alghe e svolgono una funzione importante non solo per la difesa delle barriere coralline, ma anche per l’acidificazione degli oceani. Le oluturie dunque, sono davvero fondamentali per l’ecosistema marino pertanto bisognerebbe lasciarle vivere nel loro habitat.
Il prelievo del cetriolo di mare è pericoloso?
Pescare in mare non sempre può rivelarsi una buona idea: il prelievo del cetriolo di mare ad esempio è pericoloso e bisogna fare attenzione a non abusarne. Trattandosi di organismi filtratori, gli stronzi di mare dovrebbero essere pescati esclusivamente in acque sicure e non inquinate, perché hanno la capacità di assorbire batteri, virus, metalli pesanti e biotossine algali. Di conseguenza privare l’ecosistema di coloro che svolgono questa funzione essenziale, potrebbe danneggiarlo irrimediabilmente.
L’oloturia e i benefici per la salute umana
Oloturia: benefici per l’ecosistema, ma non solo. Infatti, tra le caratteristiche dell’oloturia, vi è quella di possedere una proprietà anti-tumorale.
Per la precisione, studi affermano che il cetriolo di mare distruggerebbe il 95% delle cellule del tumore al fegato, il 90% delle cellule di melanoma, il 95% del cancro al seno e l’88% delle cellule tumorali del polmone. Pertanto, non c’è da stupirsi che l’oloturia sia stata utilizzata dalla medicina cinese per secoli. Inoltre, riduce l’angiogenesi, ovvero la capacità dei tumori di creare nuovi vasi sanguigni di cui poi si nutrono.
Il cetriolo di mare si mangia?
Abbiamo parlato delle sue funzioni e caratteristiche, ma il cetriolo di mare si mangia?
Esiste una metodica precisa per la pulizia e la conservazione del cetriolo di mare, dettata direttamente dall’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO).
Per pulire gli stronzi di mare, bisogna partire dalla loro eviscerazione, con la rimozione dell’intestino. Le olutorie vanno quindi bollite, raffreddate e, se lo si desidera, anche private della pelle. Per essiccare il cetriolo di mare bisogna procedere a un altro ciclo di lavaggio e di bollitura, processo che consente di eliminare i batteri e ridurre le tossine che potrebbero essere contenute dall’oloturia. Secondo la FAO, l’essiccazione richiede un tempo che va da una a tre settimane; dopo confezionatura e vendita, consci che finalmente l’oloturia è commestibile, potremmo gustarla senza remore.
Cetriolo di mare: prezzo
Quello del cetriolo di mare è un prezzo piuttosto elevato. La loro pesca avviene nel Mediterraneo, nell’Oceano Indiano, nell’Oceano Pacifico e nell’Estremo Oriente a scopo alimentare. Si pensi che, per alcune specie pregiate, si può arrivare addirittura a spendere 3000 dollari al chilo. Mediamente il costo invece si aggira tra i 10 e i 600 dollari.
Ovviamente quello del cetriolo di mare è un prezzo non propriamente economico, ma questo è normale visto che un costo più accessibile coinciderebbe con il depauperamento dell’ecosistema. È possibile reperire su Amazon il cetriolo di mare in confezioni da 170 grammi e in confezioni da 350 grammi.
Ricette con i cetrioli marini: la zuppa Trepang
Dal momento che le oloturie sono commestibili, sono disponibili delle ricette a base di cetrioli marini. Tra queste, la più famosa è, forse, la zuppa Trepang. Si sostiene inoltre che sia un ottimo afrodisiaco e antinfiammatorio. Vediamo, dunque, come prepararla.
Ingredienti:
- 1 scatola di fagioli borlotti
- 800 grammi di cozze
- 800 grammi di cetrioli marini
- 3-4 pomodori di grandi dimensioni
- 2 patate
- 2 cucchiai di olio EVO
- 1 rametto di rosmarino
- 1 spicchio d’aglio
- sale e pepe q.b.
Procedimento:
- Innanzitutto bisogna procedere con la pulizia del cetriolo marino. Quindi si devono tagliare le 2 estremità.
- Incidere lo stronzo di mare in maniera verticale.
- Avere cura di stiracchiarlo al meglio perché altrimenti si arriccia.
- Togliere le interiora.
- Farli bollire per una mezz’ora circa.
- Una volta che saranno teneri, scolarli e tagliarli a dadini.
- In concomitanza far cuocere le cozze in una padella nella quale sarà stato messo a scaldare un filo d’olio e lo spicchio d’aglio.
- Cotte le cozze, unire i pomodorini tagliati a pezzettini e le patate a fettine sottili.
- Mescolare frequentemente.
- Una volta cotti tutti gli ingredienti, aggiungere i borlotti e i cetrioli marini.
- Amalgamare ben bene e aggiustare di sale e di pepe.
E tu conoscevi lo stronzo di mare con questo nome, con quello di oloturia, minchia di mare o cetriolo di mare?