L’Akita Inu è un cane di taglia grande dal carattere molto forte, che ha bisogno di instaurare un rapporto molto stretto con il proprio padrone, quasi simbiotico. Ha un temperamento dominante e possessivo ma nelle giuste mani si dimostra intelligente, leale, giocherellone e coccoloso, piuttosto diffidente con gli estranei ma pur sempre mansueto e gentile se portato a socializzare fin da cucciolo.
Per questo motivo, solo padroni esperti di razze grandi e dominanti dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di portare nella propria casa un Akita Inu, perché nonostante sia bellissimo, è un cane piuttosto impegnativo. È facile da addestrare ma la sua educazione richiede tempo, bravura e un intensa socializzazione.
È adatto sia alla città che alla campagna ma ha bisogno di uno spazio ampio in cui muoversi per cui è sconsigliato come cane d’appartamento. Con altri cani tende a sfoderare la sua natura dominate e la convivenza con altri animali può essere difficile, in quanto la sua fedeltà al padrone ha delle tendenze quasi possessive.
Inoltre, non è da dimenticare che è nato come cane da caccia di prede anche piuttosto grandi, come gli orsi, ed è una delle razze più vicine – geneticamente parlando – al lupo grigio.
Origini e storia dell’Akita Inu
È una razza molto antica di origine Giapponese, appartenente agli Spitz asiatici – cani nordici-orientali – di cui fanno parte anche l’Husky e l’Alaskan Malamute, con cui condivide uno spiccato senso di indipendenza.
Le prime concrete testimonianze di Akita Inu risalgono a circa 350 anni fa. In realtà, alcuni ritrovamenti archeologici, collocano questa nobile razza in un’epoca ancora più antica (si parla di circa 4000 anni fa) e alcuni studiosi giapponesi sono convinti che le sue origini siano da situare nel nord della Cina, dove vive una razza molto simile dal pelo fulvo, alta circa 60 centimetri.
In origine, l’Akita Inu era utilizzato come cane da caccia nella prefettura di Akito ed è stato introdotto negli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale fino a raggiungere l’Europa nei primi anni Ottanta. È un notevole cane da guardia, infatti, è impiegato dalla polizia nipponica come guardiano di alcune prigioni. Inoltre, è utilizzato anche come cane da salvataggio e come cane guida per ciechi. Ciò a testimonianza della sua grande capacità di adattamento.
Dal 1931 è considerato facente parte del patrimonio naturale nazionale giapponese, proprio come il Sumo e le Geishe. Tanto che è usanza regalare delle statuine raffiguranti questo splendido cane a neonati e infermi come augurio di fortuna e felicità. È diventato popolare in Occidente grazie al film del 2009 Hachiko – il tuo migliore amico che racconta la storia vera del cane Hachiko e del suo padrone.
Differenza tra Akita Inu e Akita americano
Esistono due linee di sangue di Akita Inu – giapponese e americana – , talmente diverse fra loro da essere considerate due razze ben distinte, tant’è che si parla di Akita Americano e Akita Inu per definire la linea giapponese.
Akita Giapponese
L’Akita giapponese ha un corpo elegante e snello. I maschi hanno un altezza di 70 centimetri, mentre le femmine sono alte circa 60 centimetri. Per ambo i sessi il peso si aggira sui 30-40 chili. Il mantello dell’Akita giapponese è prevalentemente bianco, fulvo e tigrato. In ogni caso è sempre ben visibile il classico urajiro, ovvero la peluria bianca ai lati del muso, delle guance, sotto la mascella, sul collo, il petto, il tronco, la coda e la sezione interna degli arti.
Il pelo è lungo e ruvido e la coda sciabola è molto folta. La linea di sangue giapponese è molto più selvaggia rispetto a quella americana, probabilmente perché è un incrocio con altre razze di cane.
Akita Americano
L’Akita Americano ha un corpo grande e muscoloso. Il peso si aggira intorno ai 30-40 chili mentre l’altezza è di 70 centimetri per gli esemplari maschi e 60 centimetri per quelli femmina. Nella linea di sangue americana prevale il pelo di colore nero.