La fattura è il documento fiscale obbligatorio che viene redatto da chi è titolare di Partita Iva, per comprovare l’avvenuta cessione di beni o prestazione di servizi e il diritto a riscuoterne il prezzo.
Tutte le attività commerciali, le imprese – grandi e PMI – e i liberi professionisti emettono fattura e per questo sono chiamati a conoscere la fatturazione per lavorare al meglio con clienti e fornitori e per essere in regola con le normative vigenti.
La normativa non prevede uno schema vincolante per redigere una fattura: è sufficiente che contenga gli elementi previsti dalla legge e che venga redatta in duplice copia. L’originale della fattura va consegnato al cliente e la copia resta all’emittente per l’archiviazione.
Esistono diversi software che permettono di utilizzare modelli già impostati per le fatture oppure crearle utilizzando fogli di calcolo come Excel o programmi di videoscrittura come Word per professionisti che non devono effettuare calcoli particolarmente complessi.
Elementi obbligatori di una fattura
Gli elementi obbligatori di una fattura sono quelli indicati nell’articolo 21 del DPR. N. 633/1972:
– i dati dell’emittente: nome e cognome o ragione sociale, indirizzo e numero di partita IVA
– l’indicazione “Fattura” e il numero: ciascuna fattura deve essere numerata in ordine progressivo dall’emittente. La numerazione delle fatture di uno specifico anno solare può iniziare anche dal numero successivo a quello dell’ultima fattura emessa nell’anno precedente, l’importante è che sia garantita l’identificazione in modo univoco della fattura, anche se la numerazione non inizia da 1. Si può adottare una numerazione ininterrotta fino anche a cessazione dell’attività;
– data di emissione
– dati del cliente: nome e cognome o ragione sociale, indirizzo, numero partita IVA o codice fiscale
– caratteristiche del prodotto/servizio ceduto: natura, qualità, quantità
– ammontare dell’imponibile
– la percentuale (aliquota) di IVA applicata, se prevista
– il totale da pagare
Le modalità di emissione della fattura variano a seconda del soggetto che la emette – ditta individuale, libero, professionista, società – e in base al regime fiscale adottato dall’emittente, nonché dal regime previdenziale.
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