Vivi con un gatto ma non hai idea di quanti “anni umani” possa avere? Ti chiedi spesso come si contano gli anni dei gatti? Probabilmente ti limiti a fissarlo negli occhi cercando di capire la sua età come faresti con una donna coperta da un cospicuo strato di fondotinta. Tieni presente che il trucco di moltiplicare per sette l’età del nostro animale è solo una diceria. Se un gatto vive in media tra i quindici e i venti anni, e se la regola fosse valida, un felino avrebbe infatti una aspettativa di vita tra i centocinque e centoquaranta anni. Per questo motivo si è passati a una misurazione diversa che prende in considerazione le varie fasi della vita del felino.
Le fasi della vita del gatto
L’equivalenza fra gli anni umani e quelli felini non è costante, ma dipende dalla fase dello sviluppo che il nostro amico peloso sta affrontando. Per fare chiarezza si deve precisare che, da quando il gatto è un cucciolo fino alla giovinezza, la sua età è tradotta in una cifra molto alta di anni umani. Al contrario, quando il suo corpo ha terminato lo sviluppo, quindi da quando è adulto, fino a raggiungere uno stato di anzianità, gli anni tendono a diminuire.
Come calcolare l’età del tuo felino
Prima di tutto dovete sapere quanti anni ha il vostro gatto, se lo avete accolto nella vostra casa appena nato sarà facile fare i conti. Nel caso per esempio di un trovatello o di una adozione, potrete comunque affidarvi alla stima del vostro veterinario. Questa viene condotta analizzando lo stato di salute dei denti, degli occhi, del pelo e del tono muscolare dell’animale. Importante è anche capire se il felino, soprattutto nella valutazione di un cucciolo, sia sviluppato fisicamente e sessualmente.
Età del gatto
L’animale raggiunge questo stato di sviluppo fisico solitamente entro il primo anno di vita, mentre l’uomo intorno ai quindici anni. Per questo motivo il primo anno di età del gatto corrisponde a un range di dodici-quindici anni umani. In caso di gatto adulto, ossia intorno ai due anni di vita circa, si devono aggiungere nove anni, ottenendo così ventiquattro anni nella equivalenza umana. Dopo i due anni, ogni anno felino equivale approssimativamente a quattro anni umani. Quindi un gatto di tre avrà una maturità di una persona di ventotto, uno di quattro di trentadue, uno di cinque di trentasei, uno di sei di quaranta e così via. Dai tre ai sei anni un gatto è considerato adulto, mentre dai sette in poi inizia a essere anziano. I gatti più longevi riescono a raggiungere i venti anni di età e, in anni umani, sono dei centenari a cifra tonda: cento anni da festeggiare a suon di coccole e grattini.
Prenditi cura del tuo gatto
Per assicurare al tuo gatto una vita lunga e sana è importante prendersi cura di lui. Prima di tutto è fondamentale offrirgli una alimentazione adeguata per mantenerlo in forma e riuscire a stimolarlo lasciandolo libero, quando è possibile, di uscire di casa. L’alimentazione del gatto può essere sia a base di cibo secco che umido. I croccantini sono fondamentali perché aiutano il felino a mantenere i denti sani e senza tartaro, e di conseguenza mantengono anche le gengive sane e libere da infiammazioni. Il cibo umido è l’alimentazione più apprezzata dai nostri animali da compagnia ma bisogna fare molta attenzione alla loro composizione. Le scatolette devono infatti contenere pochi carboidrati, una buona percentuale di proteine, Calcio, Fosforo, Omega 3 e 6 e un livello di grassi non superiore al 25%. Alimentazione corretta, idratazione, movimento sono i tre principi base su cui focalizzarsi per garantire al gatto una vita sana, oltre ovviamente a cure mediche specialistiche come per esempio vaccinazioni e tante, tante, coccole.