Il decreto legislativo 231 del 9 ottobre 2002 ha introdotto nell’ordinamento legale italiano alcune importanti disposizioni riguardo i termini di pagamento (e conseguenze per il mancato rispetto) delle fatture nelle transazioni commerciali. Alcune regole sono state poi modificate dall’articolo 2 del decreto legislativo 192 del 9 novembre 2012 e alcuni dei principali cambiamenti riguardano proprio gli interessi di mora.
Ma cosa sono, esattamente, gli interessi moratori? E come è possibile calcolarli?
Interessi moratori cosa sono
Gli interessi moratori rappresentano il costo per il mancato rispetto dei termini temporali del pagamento di un credito da parte del debitore moroso. Si tratta quindi di un risarcimento in favore del creditore per il danno subito e dovuto alle inadempienze dell’altra parte contraente.
Gli interessi di mora, quindi, decorrono dal termine fissato dalle parti nella stipulazione dell’accordo, ovvero dal giorno seguente. Nel caso in cui nel contratto non fosse regolamentato il termine per l’adempimento dell’obbligazione, è la legge a stabilire un limite di trenta giorni a partire dal ricevimento della fattura, delle merci o dei servizi in questione. Nelle obbligazioni che hanno per oggetto una somma di denaro, gli interessi legali sono dovuti dal giorno della mora, anche se non lo erano precedentemente e anche se il creditore non prova di aver sofferto alcun danno.
Chiarito, dunque, di cosa si tratti quando parliamo di interessi moratori, vediamo ora la formula necessaria per calcolarli.
Formula calcolo interessi moratori
Per il calcolo è necessario in primis conoscere il tasso di interesse da applicare, che ammonta attualmente al tasso di riferimento BCE maggiorato di 8 punti percentuali. Per i rapporti commerciali instaurati a partire dall’1 gennaio 2013, dunque, il saggio di interesse è pari all’8,00%, mentre per i contratti stipulati fino al 31 dicembre 2012 è prevista una maggiorazione rispetto al tasso BCE di 7 punti percentuali. Tuttavia è possibile che le parti in causa abbiano previsto nel contratto stipulato un saggio di interesse di diversa natura, purché questo sia ragionevole e non rechi danno al creditore.
La formula per il calcolo degli interessi moratori è:
(D * S * N) / 365
Dove D è l’importo dovuto, S il tasso di mora e N il numero di giorni dalla maturazione degli interessi. Il denominatore, 365 (il numero dei giorni annui) è invariato anche negli anni bisestili, per evitare disparità di trattamento nella regolazione dei rapporti economici e commerciali.
Potrebbe interessarti anche: