L’ordinamento elettorale tedesco è costituito da un sistema parlamentare bicamerale e il voto si effettua compilando una scheda elettorale divisa in due. Il lato a sinistra della scheda è lo spazio per il primo voto, con cui si eleggono, con mandato diretto, i membri del primo ramo del Parlamento. Nella parte destra della scheda, invece, viene votata la lista di partito. Da questo secondo voto dipende il numero definitivo di deputati che ogni schieramento politico manderà in Parlamento.
Per comprendere il funzionamento della democrazia in Germania, bisogna partire dai due rami del parlamento tedesco: Bundestag e Bundesrat.
- Bundestag e Bundesrat
- Procedimento legislativo tedesco e poteri di veto
- Il sistema elettorale tedesco: primo e secondo voto
Bundestag e Bundesrat
Il Bundestag è scelto direttamente dagli elettori ogni quattro anni. Presso il Bundestag si svolge il procedimento legislativo per le materie di competenza federale. Esso, inoltre, si occupa di controllare il Governo e la sua politica ed è tenuto a dare la fiducia al Cancelliere.
Il Bundesrat è la Camera delle regioni, l’organo con cui gli stati federati della Germania (Länder) partecipano al potere legislativo, e si occupa delle questioni di tipo federale. Non è eletto dal popolo: i suoi membri sono designati dai governi regionali e sono vincolati al mandato che ricevono.
Da un punto di vista tecnico, il Bundesrat non è una vera e propria seconda Camera, in quanto il suo potere legislativo è limitato a determinati settori e solo al Bundestag spettano l’elezione del Cancelliere e il voto di sfiducia contro di esso. Inoltre, i progetti di legge devono essere presentati sempre al Bundestag e l’iniziativa del Bundesrat compete all’organo nel suo complesso e non ai suoi singoli membri.
Tuttavia, molti specialisti sostengono che i rami del parlamento tedesco abbiano un equilibrio complesso, in cui i poteri del Bundesrat sono nettamente superiori a quelli di una seconda Camera: gode di un ampio potere legislativo e la gamma degli interessi che è chiamato a tutelare è considerevole, ragioni per cui non è del tutto corretto affermare che il Bundesrat abbia solo la funzione di rappresentare questioni regionali. Il suo potere d’intervento si inserisce anche in vicende di interesse nazionale e internazionale.
Procedimento legislativo tedesco e poteri di veto
Il peso politico più importante esercitato dal Bundesrat è il suo potere di veto sospensivo sulle leggi approvate dal Bundestag: entro due settimane dopo la trasmissione del progetto di legge, può richiedere che sia convocata una Commissione mista per affidarle l’esame del progetto. Se la Commissione propone dei cambiamenti al testo, il Bundestag deve deliberare un’altra volta e il Bundesrat avrà il diritto di opporsi entro sette giorni.
Il Bundesrat ha inoltre diritto a partecipare in modo paritario all’attività legislativa – nelle materie indicate dall’art. 77 comma 3 della Legge Federale – e questo può essere ritenuto un vero e proprio veto assoluto applicato solo alle leggi federative, che quindi interessano la struttura territoriale dei Länder, le direttive federali sull’organizzazione dei servizi e della procedura amministrativa che li riguarda.
Il sistema elettorale tedesco: primo e secondo voto
Il sistema elettorale è caratterizzato da un doppio voto con cui viene eletto solo il primo dei rami del parlamento tedesco: come abbiamo visto, Bundesrat non è eletto dal popolo, ma stabilito dai governi regionali.
Con il primo voto l’elettore esprime una preferenza per uno dei candidati diretti della sua circoscrizione; il candidato più votato di ogni circoscrizione risulta eletto. Una circoscrizione elettorale corrisponde a 250.000 abitanti: ne esistono 299 in tutto. Ciascun partito può presentare un candidato in ogni circoscrizione. Sono ammessi anche candidati indipendenti, con un minimo di 200 firme di sostenitori raccolte. Il seggio che ottiene più preferenze vince.
Con il secondo voto l’elettore sceglie un partito politico: ogni stato federato ha una lista con i suoi candidati. Tutti i seggi del Bundestag sono ripartiti tra i partiti in base alla percentuale dei secondi voti su scala nazionale.
La distribuzione dei seggi tra i partiti non è quindi determinata dall’esito del primo voto: il numero di deputati eletti di un partito viene scalato dal numero dei seggi previsto con il voto di lista.
Questo sistema privilegia i partiti che si possono permettere di presentare candidati in tutte le circoscrizioni. Ogni candidato eletto direttamente tramite i primi voti ottiene un seggio. Nei Land in cui il numero dei deputati eletti direttamente è inferiore al numero dei seggi attribuiti al partito con il secondo voto, la differenza si colma tramite i politici presentati dal partito nella propria lista del Land, secondo l’ordine che figura sulla lista. I candidati sulla lista del Land che sono anche stati eletti direttamente vengono saltati. Se il primo voto ha eletto più candidati della percentuale raccolta con il secondo, si assegnano mandati in più fino a esaurimento dei candidati eletti direttamente.