Originaria dell’America meridionale e arrivata in Europa nel XIX secolo grazie ai botanici che avevano esplorato quelle terre cercando nuove specie, la petunia appartiene alla famiglia delle Solanacee e oggi comprende circa 40 specie di piante erbacee, stagionali o perenni.
Fiori rigogliosi colorati di grande bellezza, ampi cespugli densi di altezza tra i 25 e i 60 centimetri, foglie profumate di colore verde chiaro e ricoperte da una sottile peluria: le petunie popolano giardini e terrazzi nella stagione compresa tra la primavera e la metà dell’autunno, in una varietà di tipologie, ibridi e cultivar.
Petunia aspetto e fioritura
Le petunie sono molto diffuse per la bellezza e vividezza dei loro fiori, che a seconda della tipologia variano dal bianco, al rosso, al viola, al blu.
La corolla presenta una porzione tubolare diritta e un margine largo a 5 lobi.
La fioritura della pianta è molto abbondante, favorita da terreni ricchi di materia organica, freschi e profondi; si consiglia l’utilizzo di terricci universali, mischiati a corteccia e sabbia, per favorire il drenaggio del terreno.
Petunia esposizione consigliata
Se avete un balcone con ampia esposizione al sole, sarà perfetto per le vostre petunie, che prediligono, per ottenere la massima fioritura, almeno 6 ore di sole al giorno, con un accorgimento consigliato: nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 15, l’ombra di una tenda solare farà durare i fiori più a lungo e ne manterrà più vivi i colori.
La petunia può essere piantata in piena terra, in vasi o in ciotole appese; si consiglia di evitare l’esposizione al vento che, per lei come per le surfinie, può essere letale in quanto danneggerebbe i sottili fusti della pianta.
Petunia terreno e annaffiature
Le petunie sono piante acidofile, quindi la loro crescita ideale avviene in un terreno con pH compreso fra 5 e 6. Per l’annaffiatura l’ideale è raccogliere l’acqua piovana, in quanto priva di calcare, e bagnare la pianta spesso e con costanza. Attenzione a non lasciare acqua stagnante e a non versare ampi volumi di acqua in poco tempo, cosa che farebbe tracimare i vasi e non agevolerebbe un’annaffiatura omogenea e completa. La cosa migliore è annaffiare al piede, senza bagnare la vegetazione cercando di allagare la zona fra il terriccio e il bordo del vaso per far penetrare l’acqua nel modo più uniforme possibile.
La notevole necessità di acqua deve influire anche sulla scelta del vaso: se la pianta può ricevere acqua in maniera regolare, può essere invasata in un recipiente di 15 cm, ma se la frequenza di annaffiatura è inferiore il vaso più adatto sarà profondo il doppio.
Petunia le ibridazioni
La maggior parte delle petunie che si coltivano oggi sono degli ibridi ricavati dall’incrocio tra le specie specie Petunia violacea e Petunia hyctaginoflora, da cui nascono diverse varietà, tra cui le più diffuse sono Million Bells, con fiore piccolo, Million Bells Trailing, con fiore piccolo strisciante e le surfinie, con le quali le petunie condividono una vulnerabilità al parassita del ragnetto rosso e agli afidi.