Stai per iniziare una dieta e ti stai chiedendo se le gallette di riso fanno male? Prima di rispondere a questa domanda è bene indicare i valori nutrizionali di questo alimento, quanto è consigliabile assumerlo e spiegare in che senso le gallette possono essere nocive.
- Le caratteristiche nutrizionali delle gallette di riso
- Chi deve evitare le gallette di riso
- Le sostanze nocive nelle gallette di riso
Le caratteristiche nutrizionali delle gallette di riso
Nelle diete fai da te le gallette di riso vengono utilizzate come sostituito del pane per accompagnare abbondanti piatti di verdure fresche, ma in realtà è un alimento molto calorico. Ciascuna galletta di riso ha un peso che si aggira attorno ai dieci grammi e contiene ben trentacinque kilocalorie, mangiare cento grammi di gallette vuol dire assumere poco meno di quattrocento calorie. Questo alimento non è il prototipo di alimento dietetico non solo per essere più energetico del pane tradizionale, ma anche perché quest’ultimo vanta un potere saziante tre volte superiore alla galletta.
Tra le altre caratteristiche nutrizionali delle gallette di riso si deve sottolineare che le sue calorie sono fornite prevalentemente dai carboidrati, seguiti da lipidi e proteine. Gli acidi grassi contenuti sono di tipo insaturo, non contengono colestero e la loro porzione di fibra alimentare è elevata. Dal punto di vista salino le gallette forniscono fosforo, potassio e ferro, e sono molto povere di acqua.
In generale, in un regime nutrizionale da duemila kilocalorie, se impegate come spuntino secondario, è consigliabile mangiare due o tre gallette (venti-trenta grammi) ossia ottanta-centoquindici kilocalorie.
Chi deve evitare le gallette di riso
Gli obesi, i diabetici di tipo due e gli ipertrigliceridemici dovrebbero evitare di mangiare le gallette di riso perché pur non contenendo zuccheri semplici, possiedono un indice glicemico elevato.
Anche chi soffre di stipsi deve tener presente che la scarsità di acqua contenuta nell’alimento, unita all’alto livello di fibre alimentari, potrebbe peggiorare la situazione. In questo caso è indispendabile consumare l’alimento accompagnandolo con abbondante acqua.
Le gallette di riso possono essere assunte nell’alimentazione del celiaco, ma alcune tipologie di gallette sono prodotte con riso glutinoso, per cui è sempre consigliabile leggere attentamente l’etichetta prima dell’acquisto.
Lo stesso discorso è valido anche per i vegetariani e i vegani, in quanto per la produzione di alcune gallette di riso sono utilizzati come collanti degli additivi alimentari di origine animale, come per esempio la colla di pesce.
Le sostanze nocive nelle gallette di riso
Il “National Food Institute” sostiene che sarebbe consigliabile diminuire l’assunzione di alcuni composti che risultano essere nocivi all’uomo e, tra questi, rientrano l’acrilamide e l’arsenico inorganico, contenuti in alimenti come le gallette di riso. Il riso è una delle principali fonti di arsenico inorganico, ma questo non vuole dire che deve essere eliminato dalla nostra alimentazione. Queste sostanze non costituiscono un rischio se assunte nel contesto di una dieta variegata ed eterogenea, evitandone così l’accumulo. L’acrilamide invece è una molecola indesiderata che si forma quando alimenti ricchi di carboidrati vengono fritti, cotti al forno o alla griglia, a temperature superiori ai centoventi gradi. Secondo un rapporto del 2013 il 36% dell’acrilamide proviene da alimenti in busta come le patine, il 30% dal caffè e il 13% da pane e derivati come le gallette di riso.
In conlusione le sostanze nocive come l’asernico nella gallette di riso e in generale nel riso, sono sì presenti ma i consumatori non si devono allarmare, ma semplicemente consumare moderatamente questi alimenti per evitare accumuli e contaminazioni dannose per l’organismo.