Si è soliti sentir dire che “un diamante è per sempre” perché si tratta di una pietra preziosa dal valore inestimabile, da regalare in occasione di avvenimenti speciali. Considerato come un pegno d’amore durante il fidanzamento, incastonato in un solitario o in un trilogy, ormai viene donato anche per i battesimi proprio per il suo valore durevole nel tempo o anche per festeggiare un anniversario di matrimonio.
Nella scelta di questa gemma si può però incorrere nel rischio di confondersi con altre perciò è importante conoscere la differenza tra diamante e brillante per poter selezionare il gioiello migliore, quello giusto.
Se t’interessa puoi scoprire le scuole per diventare orafo.
- Cos’è un diamante?
- Perché il diamante è prezioso?
- Il valore di un diamante: i criteri
- Differenze tra diamante e brillante
- Prezzo del diamante
Cos’è un diamante?
In primo luogo, cos’è un diamante di preciso? Si tratta di una forma di carbonio, per la precisione di una rete di atomi di carbonio che vanno a costituire un tetraedro. Tra tutte le sostanze naturali esistenti è la più dura; infatti, nella scala Mohs la sua durezza ha un valore pari a 10, in una scala da 1 a 10.
È molro comune parlare di “purezza del diamante”, a seconda della presenza o meno d’inclusioni al suo interno. Ecco perché su un diamante potremmo leggere una delle seguenti sigle adottate dalla G.I.A, la Gemological Instiute of America:
- IF: puro alla lente;
- I3: inclusioni ben visibili, anche a occhio nudo.
Perché il diamante è prezioso?
Abbiamo detto che si tratta di una pietra naturale: ma allora perché il diamante è prezioso? Perché, pur essendo naturale, è di per sè una rarità. Il percorso di estrazione dei diamanti, dalle cavità terrestri alla superficie, non è privo d’intoppi: solo una piccola parte riesce a “vedere la luce” restando integra.
Il valore di un diamante: i criteri
I primi esemplari di tali elementi arrivavano dall’India, oggi dall’Australia e dal Sud-Africa. Esistono determinati criteri in base al quale si può determinare il valore di un diamante. Parliamo delle cosidette “4 C”:
- Carat: peso. È utilizzata come unità di misura il “carato metrico” equivalente a 0,200 grammi. Ogni carato è suddiviso in centesimi;
- Clarity: la famosa “purezza” di cui già abbiamo parlato sopra;
- Color: colore. Più un diamante si avvicina al bianco e più è pregiato. Non è un caso che il diamante più prezioso sia di colore “bianco extra +”, mentre quello di minor valore sia giallo.
- Cut: taglio. Un diamante può essere tagliato in modi differenti: a cuore, marquise, goccia, carrè, smeraldo, ovale, quadrato, rettangolare, rotondo.
A stabilire la classificazione dei diamanti sono degli esperti che ne garantiscono le qualità a livello internazionale e forniscono il certificato gemmologico del diamante. Nelle gioiellerie come Gioielli d’Arte a Messina, vengono venduti con tale certificazione.
Differenza tra diamante e brillante
La differenza tra diamante e brillante non esiste, in realtà, perché sono la medesima cosa. Ma il diamante è la materia prima, mentre il brillante è frutto di un “taglio”, un trattamento riservato al brillante, che deve presentare almeno 57 faccette. Consideriamo che un diamante grezzo, quando viene estratto, è un minerale formatosi in condizioni particolarmente difficili e in luoghi con elevate temperature. Molto duri, in carbonio e al naturale, vengono utilizzati soprattutto nel settore industriale, a differenza di quelli lavorati da tagliatori esperti, destinati alla gioielleria. Si possono trovare in negozi come Abeni Gioielli in provincia di Brescia o Le Gemme gioielli a Catania.
Prezzo del diamante
Il prezzo del diamante non dipende in maniera direttamente proporzionale dal suo peso. Infatti più un diamante peserà, più il singolo carato avrà un costo maggiore. Esempio: se un diamante da due carati costa 18.000 euro, un diamante da tre carati, non costerebbe 27.000 euro come ci si aspetterebbe, ma 30.000.