La scelta di comprare un’altra casa può avere motivazioni tra le più disparate. Può essere per la bellezza di un luogo dove piace trascorrere le vacanze, che sia in montagna, al mare o in un borgo caratteristico, anche l’idea di prenderla per un investimento futuro, per affittarla e far fruttare la sua rendita per poi lasciarla in eredità o rivenderla a prezzi diversi sul mercato rientrano tra le decisioni che precedono questo passo importante. Una volta trovata la dimora giusta c’è da considerare i costi acquisto seconda casa, quali tasse e come affrontare le varie voci di spesa.
Quanto costa mantenere una seconda casa
Per ottenere una cifra che possa indicare i costi acquisto seconda casa bisogna considerare la somma di più fattori. In primo luogo se c’è da richiedere un mutuo, ogni mese ci sarà una quota da versare che può essere fissa o variabile a seconda della sottoscrizione. Inoltre c’è da pagare una percentuale all’agenzia immobiliare e al notaio per il rogito in base alle tariffe notarili. Per capire quanto costa mantenere una seconda casa si deve anche stimare le spese di imposta, la Tari, l’Imu, le utenze, l’assicurazione sull’immobile, il trasloco, la ristrutturazione e l’eventuale acquisto di mobili.
Tasse sulla seconda casa
Nell’atto di compravendita la tipologia di contributi da pagare contribuiscono a influire sui costi acquisto seconda casa. L’imposta di registro, ad esempio, è pari al 9%, mentre sulla prima casa è del 2%, mentre l’imposta catastale e ipotecaria sono pari a 50 euro ciascuna. Se la dimora è messa in vendita da una ditta di costruzioni, quindi soggetta a Iva, il valore di questa aliquota sarà del 10% invece che del 4% come avviene per il primo immobile e del 22% se si tratta di un’abitazione di lusso. Le tasse sulla seconda casa, per chi acquista con Iva, aumentano anche per quanto riguarda l’imposta di registro, per quella catastale e ipotecaria che hanno un prezzo di 200 euro l’una.
Imposta sui rifiuti seconda casa
L’Imu, la Tasi e la tari son spese che dipendono dal Comune in cui si acquista la nuova casa. In particolare l’imposta sui rifiuti seconda casa la paga chi possiede l’immobile in base a vari fattori tra cui la superficie dei locali. Questa può non essere pagata solo se la struttura è disabitata, cioè nessuno ci vive all’interno, né ci sono le utenze allacciate ed è priva di arredi. Inoltre si possono ottenere agevolazioni su una casa vacanze, sui fabbricati rurali, se è abitata da una sola persona o se si provvede autonomamente al compostaggio dei rifiuti.