La leucemia linfatica cronica (LLC) è la forma di cancro del sangue più diffusa. Per poter parlare di sospetta LLC, il paziente deve presentare nel sangue una quantità di linfociti superiore o uguale a 5000/mmc e soffrire da almeno 3 mesi di linfocitosi.
L’esame dello striscio di sangue periferico può verificare la presenza di piccoli linfociti di aspetto maturo, con le tipiche striature, le “ombre di Gumprecht”. Vediamo delle Ombre di Gumprecht le cause papabili e soffermiamoci sulle patologie del sangue.
- Striscio di sangue periferico
- Ombre di Gumprecht
- Ombre di Gumprecht: cause
- La leucemia linfatica cronica (LLC)
- Leucemia linfatica cronica: sintomi
- Linfocitosi
- Linfocitosi reattiva
- Linfoma di Hodgkin: analisi del sangue
- Linfoma non Hodgkin
Striscio di sangue periferico
Lo striscio di sangue periferico serve per effettuare una valutazione di piastrine, globuli rossi e globuli bianchi, nonché per determinare la tipologia di questi ultimi e la percentuale dei vari elementi presenti nel sangue. Questo test viene ritenuto necessario quando il medico sospetta dai sintomi del paziente che possa essere affetto da delle patologie del sangue. Consiste nell’analisi di una goccia di sangue sul vetrino prelevata da una vena del braccio o dal tallone.
Spesso questo test viene prescritto come conseguenza di un esame emocromocitometrico, il cui esito è risultato incerto.
Ombre di Gumprecht
Tra i vari elementi sui quali è possibile indagare in seguito allo striscio di sangue periferico vi è la presenza o assenza delle Ombre di Gumprecht, ovvero macchie cellulari tipiche della LLC, leucemia linfatica cronica. Tali ombre o rare Ombre di Gumprecht sono un chiaro sintomo della malattia e si presentano sottoforma di striature del sangue.
Ombre di Gumprecht: cause
Ombre di Gumbrecht: le cause della LLC non sono del tutto chiare. Sembrerebbe comunque che, a differenza delle altre forme di leucemia, questa patologia non sarebbe legata all’esposizione del corpo a radiazioni o sostanze chimiche. Tale malattia è diffusa nei paesi occidentali, mentre la sua insorgenza è piuttosto rara nei paesi orientali. Una curiosità: ricerche hanno dimostrato che persone di etnie orientali, pur trasferendosi in Occidente, non hanno sviluppato l’incidenza della malattia tipica del paese in cui vivono. Pertanto, il legame tra malattia e genetica pare essere davvero piuttosto stretto. A confermarlo ulteriormente è il fatto che i parenti di 1° grado dell’ammalato hanno il triplo delle possibilità di ammalarsi.
La leucemia linfatica cronica (LLC)
La LLC è il cancro del sangue più diffuso al mondo, con un’incidenza in Italia di circa 1.600 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e 1.150 tra le donne.
Si sviluppa prevalentemente dopo i 60 anni di età, con età media di 65 anni e meno del 15% dei casi diagnosticato prima dei 60 anni.
Quando il paziente soffre di leucemia linfatica cronica si presenta un grave accumulo di linfociti nel sangue, nel midollo osseo e negli organi linfatici (in particolare milza e linfonodi). Si tratta di una neoplasia ematologica in cui un linfocita B subisce una trasformazione maligna e produce un gran numero di cellule uguali tra loro che non rispondono più agli stimoli fisiologici e continuano a riprodursi e accumularsi nel sangue, nel midollo osseo, negli organi linfatici e, talvolta, anche in altri organi.
La LLC può essere provocata da una combinazione di fattori ambientali e caratteristiche genetiche: nei parenti di primo grado di pazienti affetti da LLC l’incidenza è maggiore rispetto a quella osservata in una popolazione normale di controllo.
Esistono due diversi tipi di LLC: una che progredisce molto lentamente e una che cresce più velocemente e rappresenta una forma più grave di malattia.
Per distinguere i due tipi è possibile con esami specifici valutare il livello di alcune proteine, presenti in concentrazioni più elevate nella forma a crescita veloce.
Leucemia linfatica cronica: sintomi
Leucemia linfatica cronica: i sintomi più frequenti sono l’adenopatia generalizzata, con linfonodi non dolorosi al tatto e l’ingrossamento di milza e fegato. Con il progredire della malattia, possono comparire altri sintomi comuni anche alle altre leucemie, causati dall’invasione del midollo osseo da parte delle cellule maligne: stanchezza, pallore e palpitazioni; emorragie per la riduzione delle piastrine; consistente predisposizione all’insorgenza di infezioni.
In presenza di sintomi sospetti, il medico prescrive solitamente un prelievo di sangue per valutare numero e aspetto delle diverse cellule.
Linfocitosi
I linfociti sono i principali responsabili della risposta immunitaria del nostro organismo contro germi e altre sostanze estranee al corpo. Hanno nuclei ovali o rotondi e misurano dagli 8 ai 12 micron.
In base alla loro morfologia, si possono distinguere in linfociti grandi e linfociti piccoli. Le cellule più grandi includono i linfociti natural killer (NK), mentre quelle più piccole si suddividono in Linfociti B e linfociti T.
Quando si riscontra un rapido aumento nel numero dei linfociti presenti nel sangue si parla di linfocitosi, situazione che può indicare la presenza di svariate patologie, da una semplice infiammazione, fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla leucemia: infezioni, malattie autoimmuni, mononucleosi, AIDS O HIV, tubercolosi, pertosse, vasculiti, herpes, leucemia, cancro del sangue o del sistema linfatico, epatite, morbo di Crohn. Starà al medico fare i giusti accertamenti per determinare il problema.
Linfocitosi reattiva
La linfocitosi reattiva o secondaria può essere dovuta a citomegalovirus, HIV, epatite, adenovirus, rosolia, toxoplasmosi ed herpes, nonché tabagismo cronico, pertosse, asma acuta, embolia polmonare, stress, infarto miocardico, epatite e alcuni farmaci come la fenitonina. Un altro genere di linfocitosi è la primitiva.
Linfoma di Hodgkin: analisi del sangue
Il linfoma di Hodgkin: le analisi del sangue indagano sui globuli bianchi e le altre sostanze presenti nel sangue. Tra i vari sintomi della malattia vi sono rigonfiamenti al collo, ascelle e inguine, prurito alla pelle, dimagrimento senza particolari motivi e stanchezza.
Una volta che il medico avrà eseguito una visita palpando le zone interessate e circostanti, prescriverà degli esami d’accertamento specifici:
- Esami del sangue;
- Radiografia toracica;
- Biopsia.
In quest’articolo proviamo a spiegare l’operato dell’AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma.
Linfoma non Hodgkin
Il linfoma non Hodgkin si distingue dall’Hodgkin per la mancanza di cellula di Reed-Sternberg. Questa forma tumorale è lievemente più ostica rispetto al linfoma di Hodgkin e deve seguire un protocollo medico differente.