Sono molteplici i piatti tipici per ogni singola zona italiana, specie se contiamo le diverse versioni di regione in regione dello stesso piatto. Prima di parlare delle ricette dei piatti tipici bergamaschi è doveroso fare un breve cenno storico della zona.
Cucina povera ma saporita
La cucina bergamasca è sempre stata governata dalle condizione un pò povere dei suoi abitanti che con ciò che offriva la terra riuscivano a tirare fuori dei piatti saporiti seppur semplici. Inoltre si risente una notevole influenza della cucina veneziana.
Detto questo le specialità culinarie tipiche di Bergamo sono caratterizzate da pochi ingredienti, ma che accostati danno vita a piatti unici e davvero saporiti. Tra questi, stabilire quale sia il migliore è un’impresa ardua se non impossibile e decisamente soggettiva.
Il miglior piatto tipico bergamasco
Polenta taragna, Casoncelli e polenta e Osei (la versione dolce ovviamente) sono decisamente fra i più conosciuti e diffusi. Specialmente la polenta che si è diffusa in varie versioni in tutta Italia anche se in minima parte forse al Sud.
Il più caratteristico fra quelli citati è sicuramente il Casoncello o “Casonsei”. La ricetta tradizionale è quella il cui ripieno è costituito da pane comune secco o ammollato nel latte, uova, formaggio Grana padano, macinato base per il salame, carne bovina arrostita, amaretti, uva sultanina, pera spadona o abate, spezie, scorza di limone, aglio e prezzemolo in abbondanza.
Ad oggi invece ci sono diverse versioni della stessa ricetta tra cui quelli di una variante della zona della Val Seriana, ovvero gli Scarpinòcc, che sulle prime possono sembrare simili, ma in realtà differiscono completamente dai Casoncèi, perché nel loro ripieno non ci sono né carni, né salumi.
Per quanto riguarda le varianti più originali della ricetta si annoverano due versioni: quella Bresciana e della Valcamonica. I primi hanno ricevuto la De.C.O. Nel 2004 e sono una versione anch’essi senza ripieno di carne.
Quelli della Valcamonica invece variano il ripieno a secondo dei paesi. Le versioni più diffuse riguardano Breno, Ono San Pietro, Lozio, del Val Gandino e dell’Alta valle chiamati localmente Calsù ripieni di patate, formaggio e carne a Villa Dalegno, erbe e cotechino a Pezzo e di salame, verza, patate a Zoanno.
Uno fra i dolci tipici di Bergamo è sicuramente il polenta e osei. Diverso, ovviamente, dalla versione salata che prevede di cucinare il volatile preferito allo spiedo e accompagnarlo con la polenta, la ricetta in questione è costituita da polenta dolce ricoperta da pasta di mandorle gialla decorata con uccelletti di cioccolato o marzapane sopra una passata di albicocche. A completare l’interno del dolce vi sono due strati di Pan di Spagna bagnati con Curaçao e farciti con crema di burro al cioccolato e nocciola
La polenta taragna
La polenta taragna è il miglior piatto tipico bergamasco, grazie anche all’impiego in diverse varianti della tradizione e del nord Italia (basti pensare alla polenta Cuncia, abbinata allo spezzatino o al gorgonzola) ma raramente la si trova usata in una variante dolce. Eppure questa ultima versione è stata inventata da Alessio Amedeo nel 1910 nella sua pasticceria aperta nel 1907.
La sua forma è un omaggio alla tradizione secolare orobica e in particolare a uno dei suoi piatti principe, tanto noto ed evocativo, che venne quasi spontaneo crearne una versione dolce. Il successo fu pressochè immediato tanto che ben presto venne usato come dono da offrire ai capitani delle squadre avversarie dell’Atalanta come dolce tipico prima delle partite.
Purtroppo, con le innovazioni culinarie successive, venne accantonato fino agli anni 50 quando Balzer pensò bene di riproporla nelle sue vetrine riportando in auge il dolce tipico bergamasco che ancora oggi spadroneggia nelle vetrine di pasticcerie del centro di Bergamo.