Il coris julis è il nome con cui vengono indicati dei pesci molto particolari per natura. Si tratta delle viole di mare, così come chiamate in particolare in Sicilia, perché sono note nell’ambiente marino come le donzelle di mare. La loro particolarità è una caratteristica davvero unica, infatti, sono ermafroditi che nascono di sesso femminile e nella loro maturità diventano dei maschi. Sono animali dal corpo lungo e stretto, con un muso a punta, le labbra carnose e denti aguzzi, capaci di agguantare e masticare facilmente le loro prede e di infliggere ferite dolorose. Hanno un dorso marrone e i fianchi gialli all’inizio della loro vita, poi, quando cambiano sesso diventano di un colore più appariscente con delle strisce biancastre e la loro lunghezza può raggiungere i 25 cm.
- La donzella di mare pesce
- I nomi delle viole di mare
- Pesce donzella si mangia?
- Pesce donzella: ricetta per la zuppa
- L’acquario delle donzelle di mare
- Viola di mare film
La donzella di mare pesce
Le viole di mare appartengono alla famiglia delle Labridae caratterizzata da una colorazione molto vivace. Si trovano nelle zone dove i mari sono più temperati nell’Oceano Atlantico e anche nel Mediterraneo. Vivono in piccoli gruppi lungo le scogliere e le coste rocciose e si muovono fino a una profondità di 120 metri. La donzella di mare è pesce che mangia soprattutto alghe, ricci di mare, anfipodi, vermi, gamberetti e si riproduce in giugno e luglio depositando in acqua delle uova sferiche e galleggianti. È un animale semplice da pescare, perché le esche riescono ad attrarlo facilmente, ma l’essere una preda accessibile non aumenta la sua ricerca se non da chi vuole trascorrere qualche ora praticando questo hobby. Infatti, le sue carni sono esigue e viene utilizzato soprattutto per delle zuppe. La specie Donzella Pavonina è chiamata in questo modo perché pavo è una parola di origine latina che indica il pavone, noto per i suoi tanti colori.
I nomi delle viole di mare
Esistono specie di pesci che cambiano nome in base a dove si trova il loro habitat e dove vengono pescati. Ogni luogo ha il suo modo particolare e a volte divertente di definire un animale acquatico ed è quello che accade con le viole di mare. Questo, ad esempio, è il termine con cui i siciliani definiscono questa razza, che in molti casi, nelle espressioni dialettali, diventa anche Minchia di Re, soprattutto quando passa dall’essere femmina al sesso maschile. Con un nome simile, che ricorda l’organo genitale dell’uomo, in particolare quello di un re, viene chiamato anche ad Olbia, a Taranto, a Brindisi, a Napoli e a Livorno. Il nome, però, più utilizzato, con cui è meglio conosciuto è quello di donzella di mare, soprattutto nelle zone di Ancona, a Venezia e a Pescara, mentre a Trieste lo chiamano Girella e a Genova Ziguela. In ogni caso si cerca di sottolineare con le parole le sue caratteristiche, sia per la sua strana metamorfosi che per i suoi colori brillanti, che lo rendono un pesce spettacolare.
Pesce donzella si mangia?
Per la sua bellezza, appare difficile che questo particolare animale marino possa essere pescato e cucinato, eppure in cucina è molto utile. Il pesce donzella si mangia soprattutto per dare sapore a un brodo e nel cacciucco livornese si trova molto spesso insieme a calamari, polpi, cozze, vongole, scampi, scorfani e altre specie che creano un piatto molto saporito. Un’altra modalità di utilizzo è la frittura di donzelle, che si prepara lavando e pulendo i pesci e infarinandoli prima di versarli in abbandonate olio bollente. Sono perfetti per far parte di una classica frittura di paranza.
Pesce donzella: ricetta per la zuppa
I piccoli pesci, quelli più sottili, che non offrono molta sostanza, sono comunque molto utilizzati in cucina, perché danno sapore alle zuppe. Per il pesce donzella la ricetta per realizzare un brodo gustoso, che può servire a condire una pasta o a insaporire ad esempio una fetta di pesce spada o per accompagnare crostacei e molluschi, si preparare con circa mezzo chilo di viole di mare ben pulite. In una padella si versa l’olio extravergine d’oliva e due spicchi d’aglio, che una volta rosolati vanno tolti. Si aggiunge, po,i una manciata di pomodorini pachino puliti e tagliati a metà che vanno cotti per qualche minuto. Si inseriscono i pesci, si sfuma con mezzo bicchiere di vino bianco e si lascia cuocere per almeno mezz’ora. Il liquido va filtrato per essere utilizzato come brodetto.
L’acquario delle donzelle di mare
Questo tipo di pesce marino è facile da prendere, sia con la canna che con la rete, quando non lo si usa per cucinare lo si può allevare in acquario con le dovute attenzioni. La vasca deve essere ampia, proprio perché adora muoversi e scavare ed è un animale molto vivace, socievole e resistente. Si ambienta con altre specie e dà un tocco di colore all’ambiente con la sue caratteristiche fisiche davvero uniche. Si nutre di pezzettini di gamberi e di cozze ed è un ottimo pulitore. La donzella di mare di giorno si impegna nel pulire lo spazio e la sabbia, è un gran lavoratore, mentre di notte e di inverno resta più tranquillo e si nasconde sul fondale, si riposa per riprendere le energie perdute. Invece, risulta molto difficile la sua riproduzione in acquario.
Viola di mare film
Le viole di mare sono diventate molto note per la loro caratteristica di cambiare sesso che ha ispirato prima la realizzazione di un libro e poi di un film. Il libro si chiama “Minchia di re”, l’altro nome siciliano delle donzelle quando diventano maschi ed è stato scritto nel 2004 da Giacomo Pilati. Racconta di una storia d’amore controversa e molto difficile per l’epoca. Il romanzo è ambientato dopo lo sbarco dei Mille, nella seconda metà dell’Ottocento, sull’isola di Favignana, dove due ragazze si innamorano. Uno scandalo per quei tempi dove l’omosessualità era un tabù, tanto che per far tacere le malelingue e lasciare la figlia libera di amare, la madre l’aiuta a trasformarsi in un uomo, ricattando anche il prete per cambiarle lo stato di nascita. Questa leggenda è diventata una pellicola cinematografica nel 2009 chiamato proprio “Viola di mare” film di una storia vera, diretto da Donatella Maiorca che ha come protagoniste Valeria Solarino e Isabella Ragonese.