A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di svegliarsi e di constatare la presenza di bolle d’acqua sul corpo che possono provocare disagi e dolori più o meno gravi che variano dal semplice prurito cutaneo all’arrossamento acuto dell’epidermide.
Nella maggior parte dei casi il fattore che scatena questa “apparizione” è una reazione allergica che si manifesta nel momento in cui le cellule della pelle rilasciano un particolare composto chimico organico che – presente proprio in alcune cellule dell’organismo umano che sono chiamate mastociti – va a causare dilatazione, aumento della permeabilità dei capillari e fuoriuscita di liquidi nei tessuti limitrofi.
- Bolle d’acqua sul corpo liquide
- Bolle d’acqua sul corpo: rimedi
- Pelle arrossata
- Come curare gli arrossamenti cutanei
- Prurito sul corpo
- Prurito: alimenti che lo provocano
Bolle d’acqua sul corpo liquide
Questi liquidi, se vengono immessi in circolo in quantità significative, possono provocare allergie, aumento di secrezione salivare, lacrimale e gastrica, contrazioni muscolari e – nel peggiore dei casi – uno shock anafilattico.
Le bolle d’acqua sul corpo, tuttavia, non sono conseguenza esclusiva di queste “perdite” ma possono avere luogo in seguito ad una lunga serie di eventi e portare alla comparsa di dermatiti allergiche:
- scottature o contatti diretti con fonti di calore molto elevato
- contatto e relative ustioni da freddo estremo e congelamento dei tessuti
- sfregamenti continui e spasmodici
- attrito violento con superifici ruvide
- reazione allergica a farmaci
- reazione allergica a punture di insetti
- contatti fortuiti con allergeni
- contatti fortuiti con sostanze chimiche
- contatti fortuiti con sostanze urticanti
- eccessivi livelli di stress
- accumularsi di sudore in eccesso (sudamina)
Esistono anche diverse malattie autoimmuni o infezioni virali più o meno rare – come acne, varicella, herpe labiale, epidermolisi bollosa e pemfigo volgare – che possono dare origine alla comparsa di vescicole – se la lesione ha un diametro inferiore ai 10 mm – o di bolle d’acqua quando questa supera tali dimensioni.
Bolle d’acqua sul corpo: rimedi
Quando questi piccoli rigonfiamenti non scompaiono da soli e persistono per lunghi periodi di tempo, è necessario ricorrere ad una soluzione: fortunamente i medici dermatologici potranno suggerirvi diversi rimedi per le bolle d’acqua sul corpo.
Per le manifestazioni di minore entità, l’infiammazione cutanea potrà essere lenita con l’utilizzo di antistaminici, impacchi freddi o farmaci generici da banco come creme o pomate, che vengono utilizzate anche per contrastare fastidiose orticarie.
Se la reazione è di natura allergica, invece, sarà necessario richiedere ed effettuare test allergici accurati, atti a scoprire quali siano i cibi che andranno eliminati definitivamente dalle vostre abitudini alimentari.
Pelle arrossata
Il nostro corpo ci avvisa sempre quando qualcosa non sta andando per il verso giusto: pelle arrossata e prurito non sono appannaggio esclusivo di bolle d’acqua e vescicole, ma sono sintomi evidenti ed estremamente frequenti di un cambiamento generale dell’equilibrio e del ph fisiologico cutaneo.
L’arrossamento dell’epidermide si collega generalmente ad un’irritazione cutanea e si verifica quando i vasi cutanei subiscono una brusca dilatazione, provocando un fenomeno temporaneo che è conosciuto con il nome di flush.
Se questa condizione di rossore persiste nel tempo, portando ad una dilatazione ancora più estrema dei vasi cutanei – tanto da farli diventare visibili ad occhio nudo –, è necessario contattare il proprio medico curante o un dermatologo.
Le cause che portano alla comparsa dell’irritazione cutanea sono numerose ed eterogenee:
- esposizione prolungata ai raggi UV
- periodi di persistenza eccessivi in climi estremi
- inquinamento atmosferico
- scorretta alimentazione
- elevati livelli di stress
- assunzione smodata di caffè, alcool e spezie
- fattori ereditari
- rosacea – patologia cronica della pelle
- invecchiamento cutaneo
Come curare gli arrossamenti cutanei
È utile, anche solo a scopo informativo, fornire un quadro generale che ci aiuti a sapere come curare gli arrossamenti cutanei e quali sono i principali tratttamenti riservati a contrastare un’eccessiva sensibilità dell’epidermide.
La pelle ci protegge tutti i giorni da agenti patogeni e da disidratazioni e venire in soccorso di tutti coloro che purtroppo soffrono di patologie o disturbi legati ad essa è la dermocosmetica, che, sfruttando l’azione benefica di molte vitamine – tra le più importanti ricordiamo la vitamina C, che fortifica sensibilmente le pareti dei capillari fragili, e la vitamina B, che aiuta la pelle a reagire positivamente ai cambiamenti climatici a cui viene esposta e a proteggersi da batteri e fattori esterni irritanti – contribuisce a leviare i fastidi legati agli arrossamenti cutanei.
La dermocosmetica, inoltre, ci fornisce un elenco di sani abitudini di natura cosmetiche che possono agevolare il processo di guaragione dagli eccessi arrossamenti della pelle o prevenirne la comparsa: oltre ai già citati accorgimenti alimentari che prevedono l’assunzione controllata di alcool, cibi esageratamente speziati e caffè, e la protezione da sbalzi termici, è opportuno evitare l’utilizzo di struccanti che prevedono frequenti e abbondanti risciacqui ed effettuare quotidianamente impacchi di creme idratanti.
Prurito sul corpo
Quanto detto per le irritazioni cutanee e gli eccessivi arrossamenti della pelle vale anche per il prurito sul corpo: questo fastidiosa sensazione non si verifica solo in seguito all’apparizione di bolle e vescicole, ma, al contrario, conta su una lunga serie di fattori scatenanti che in molti casi coincidono proprio con i due disturbi precedenti:
- punture di insetto che causano irritazioni negli strati più superficiali della pelle
- dermatite da contatto – infiammazioni dell’epidermide in seguito al contatto con sostanze irritanti
- orticaria
- reazione allergica alimentare
- stress
In ognuno di questi casi il prurito può manifestarsi su diverse parti del corpo, dal collo alle braccia, passando per piedi, viso e cuoio capelluto o su tutta l’area dell’epidermide, e può associarsi alla desquamazione della pelle e alla comparsa – oltre che di bolle d’acqua e vescicole – di foruncoli:
quando le cause scatenanti di queste manifestazioni cutanee non sono evidenti è possibile che ci strovi in presenza di squilibri interni che, talvolta, possono essere di natura psichica.
Prurito: alimenti che lo provocano
Ci sono alimenti che provocano l’insorgere del prurito con maggiore frequenza rispetto ad altri: ricordiamo ancora una volta alcool e caffè, e poi le noci, gli insaccati, i pomodori, le fragole, il cioccolato, l’albume d’uovo, i formaggi, la frutta secca, i frutti di mare e i crostacei.
Inoltre bisogna prestare grande attenzione a solfiti, nitriti, coloranti e additivi chimici che abbondano in cibi in scatola, bibite gassate, dolciumi e vini di scara qualità.