Slow Food è un’associazione internazionale no profit nata per difendere il valore del cibo e chi lo produce facendosi promotore del territorio e delle tradizioni locali.
Cosa sono i presidi slow food? Ad oggi i Presidi Slow Food sono 250 e rappresentano il frutto del lavoro di dieci anni. Fra questi ci sono tante eccellenze che senza l’intervento dell’associazione sarebbero andate perdute o addirittura si sarebbero già estinte. Fra i primi 100 Presidi Slow Food “salvati” dal progetto Arca del Gusto ci sono:
- le Acciughe sotto sale di Monterosso
- gli Agrumi del Gargano
- l’Asparago violetto di Albenga
- il Bitto “valli del Bitto”
- la Bottarga di Favignana
- la Cipolla rossa di Acquaviva
- il Culatello di Zibello
- la Focaccia classica di Genova
- il Gamberetto di Nassa
- il Grano saraceno della Valtellina
Presidi slow food cosa sono
Il progetto è nato nel 1999 con Arca del Gusto, l’attività che ha permesso di catalogare le prime centinaia di prodotti italiani a rischio di estinzione. Dopo questo primo passo, Slow Food è andata oltre ed è entrata nel mondo della produzione per conoscere meglio i territori e i produttori, inserendo anche questi soggetti nei beni da tutelare. Con gli anni, tutti i progetti di Slow Food sono diventati un veicolo efficace per comunicare e promuovere l’importanza dell’agricoltura equa ed ecosostenibile e del ruolo fondamentale che svolge la biodiversità sul territorio italiano.
Ogni giorno Slow Food promuove l’alimentazione buona, pulita e giusta attraverso eventi che favoriscono l’incontro e la gioia di stare insieme e la condivisione, godendo delle ricchezze alimentari che il territorio italiano offre a chi è capace di rallentare, di assaporare le ricette e ha voglia di conoscere cosa si nasconde dietro a tanta bontà.
Prodotti con presidio Slow Food
Tutti i prodotti con presidio Slow Food sono alimenti selezionati con grande cura e rigore da Slow Food Italia per la qualità alimentare, il gusto e il metodo di produzione rispettoso dell’ambiente, del territorio e delle tradizioni locali.
Un presidio Slow Food non ha il solo scopo di proteggere un alimento ma ha il potere di tutelare:
- una tecnica di produzione tradizionale a rischio di estinzione
- un paesaggio rurale e/o un ecosistema a rischio di estinzione
Come diventare presidio slow food
A questo punto vediamo insieme come diventare presidio slow food. Per avviare un presidio Slow Food è importante verificare:
- la sostenibilità alimentare – la produzione deve rispettare il territorio e l’ecosistema evitando l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi e promuovere pratiche tradizionali di coltivazione
- la sostenibilità sociale – il produttore deve essere attore attivo e deve gestire la propria azienda in totale autonomia collaborando con altri produttori della stesso settore per regolare la produzione e promuovere il prodotto anche ricorrendo alla creazione di organismi collettivi
Condotte slow food
Le Condotte slow food sono associazioni senza scopo di lucro che operano per avere una giusta alimentazione e per difendere i diritti primari, dell’ambiente e dei beni comuni. Come lo fanno? Mettendo al centro dell’attenzione il cibo come elemento fondamentale per lo sviluppo equo e sostenibile.
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