Le bibite senza zucchero fanno ingrassare: alterano il metabolismo, abituano il corpo a non bruciare le calorie e introducono nell’organismo dolcificanti artificiali poco salutari.
La moda delle bevande light o diet
Negli ultimi anni le bevande dolcificate artificialmente sono diventata un’alternativa alle bibite zuccherate e vengono integrate nelle diete fai da te ma anche da alcuni nutrizionisti con la falsa credenza che non facciano ingrassare.
La realtà è ben diversa. Da una ricerca svolta dall’Università del Texas si evince che nonostante l’assenza di zucchero, i dolcificanti presenti nelle bibite dietetiche favoriscano l’alterazione della percezione del gusto dolce stimolando l’appetito.
In poche parole si crea uno squilibrio tra fame e sazietà: quando si assume qualcosa di dolce, il corpo rilascia ormoni – come l’insulina – che facilitano il metabolismo delle calorie. Introducendo zuccheri artificiali, il corpo si prepara a bruciare calorie che però non arrivano. Questo processo aumenta il desiderio di zucchero che non viene mai soddisfatto portando a consumare cibi ipercalorici. Inoltre, il metabolismo viene mandato in tilt per assuefazione metabolica abituandolo a non bruciare calorie anche quando il cibo ingerito sarà effettivamente calorico e dolce.
I dolcificanti artificiali usati nelle bibite non zuccherate
La maggior parte dei dolcificanti artificiali usati nelle bibite light vengono metabolizzati in modo pressoché identico allo zucchero poiché chimicamente molto simili. Inoltre, essendo meno dolci devono essere utilizzati in quantità doppia per dare al consumatore la medesima percezione del gusto. Ciò vuol dire che le bibite light forniscono addirittura più energia rispetto a quelle zuccherate.
Ecco alcuni dei dolcificanti utilizzati nelle bibite light:
Aspartame – circa 200 volte più dolce dello zucchero normale e oltre che nelle bibite diet, si utilizza per dolcificare sidro, dolcificanti da tavola, yogurt di frutta, dolci, pastiglie per la gola, chewing gum e marmellate a basso contenuto calorico.
Saccarina – circa 300-700 volte più dolce dello zucchero. È stato dimostrato che se presa a grandi dosi causa tumori alla vescica in topi da laboratorio.
Ciclammato – circa 30 volte più dolce dello zucchero normale. Si usa nei dolcificanti da tavola, gelati, dessert, marmellate a basso contenuto calorico, integratori alimentari e chewing gum.
I dolcificanti naturali usati nelle bibite non zuccherate
Ma le bibite gassate fanno ingrassare? Per molto tempo ci si è interrogati su quanto siano pericolose per il nostro fisico le bevande gassate. Ad esempio, l’acqua tonica fa ingrassare? La bevanda è composta da acqua gassata, ma anche da estratti di frutta, zucchero e chinina che ne aumentano il sapore, fino ad arrivare a circa 11 grammi di zucchero in più. Per dare risposta a questi quesiti dunque, sono numerose le case produttrici di bibite gassate che hanno aggiunto al proprio catalogo bibite senza zucchero edulcorate con dolcificanti naturali, come la stevia: un dolcificante ipocalorico che andrebbe consumato in foglie. In industria, invece, è un estratto di sintesi di glicosidi steviolici e quindi rientra a tutti gli effetti nei dolcificanti non naturali a calorie zero. Anche questo un altro mito da sfatare sulle bibite meno caloriche.
Conseguenze del consumo di bibite senza aspartame
Il consumo prolungato di bibite senza aspartame causa obesità oltre ad aumentare il rischio di sviluppo del diabete di tipo 2, come afferma uno studio condotto dall’Università del Texas e pubblicato sulla rivista Diabetes Care. Inoltre, quando si parla di diet drinks o bibite light è importante ricordare che abusarne in modo costante può causare problemi cardiovascolari, invecchiamento precoce della pelle, osteoporosi, danni ai reni e ai denti e sviluppo di cellule tumorali