L’acido ellagico polifenolo antiossidante usato nella cosmesi che può essere estratto dalla buccia del melograno e da tanti altri tipi di frutta e verdura come lamponi e fragole, mirtilli e noci. Le sue proprietà sono note da millenni in Oriente e sono state ripetutamente confermate da diversi studi.
L’acido ellagico possiede proprietà usate in campo terapeutico, oltre che cosmetiche, che inibirrebbero la proliferazione di cellule cancerose esercitando un’azione di capitale importanza nella prevenzione del cancro della pelle, del polmone e dell’esofago.
Le sue proprietà ne fanno un ottimo ingrediente per i prodotti cosmetici, specie in campo dermatologico: negli ultimi anni si è presa coscienza dell’importanza vitale dei radicali liberi dell’ossigeno e dello stress ossidativo, sullo stato di salute della pelle facendo crescere a dismisura l’interesse verso i prodotti naturale dall’effetto antiossidante.
Ricerche sull’acido ellagico
È leggenda ritenere che il suo succo di color rosso fosse il sangue del dio Dioniso e in suo onore Afrodite lo piantò sulla terra. La melagrana è considerata da sempre il frutto della fertilità in alcune popolazioni e le spose la utilizzavano per predire il numero dei figli che avrebbero avuto.
Ad oggi si sa che dalla Punica granatum, anche detta melagrano, si estrae l’acido ellagico che hanno riscosso particolare interesse nel campo “antiossidante” della cosmesi. Fin dall’antico Egitto , il melograno veniva usato efficacemente come rimedio ad infiammazione cutanee, muscolari ed articolari.
La medicina moderna, sulla scia dell’uso che si fa di questa pianta tradizionalmente, ha individuato e catalogato le sostanze che vengono ricavate dalla melagrano, le quali hanno notevoli proprietà fitoterapeutiche:
- Acido ellagico
- Flavonoidi, in particolare antociani come le pelargonidine;
- Tannini come punicaline e punicalagine;
- Acido gallico;
- Altre molecole, non ancora del tutto caratterizzate.
L’acido ellagico è un tannino vegetale che deriva dalla condensazione di tre unità di acido gallico ed è utile per contrastare l’ossidazione della melanina e, per l’effetto chelante che l’acido ellagico detiene sul rame, ne consegue l’inibizione dell’enzima tirosinasi che è in grado di attivare una depigmentazione delle macchie di pelle.
Gli effetti sulla pelle
Alcuni specialisti hanno messo a punto microemulsioni a base di estratto di melagrano la cui applicazione topica risponderebbe meglio alle esigenze di un cosmetico riducendo anche il rischio di interazioni farmacocinetiche con eventuali farmaci assunti.
Gli effetti che derivano dall’utilizzo di questa sostanza sono diversi:
- Una riduzione dell’ipocromia dovuta ai raggi UV;
- Una riduzione della sintesi di melanina;
- Una riduzione dell’edema cutanea legato alle scottature solari;
- Una riduzione dell’eruzione cutanea che si avrebbe a contatto con alcune sostanze chimiche.
Effetti antiossidanti e antitumorali
A questi risultati si aggiungono quelli legati ai risultati antiossidanti e antitumorali, rendendo l’acido ellagico una vera e propria miniera di salute per l’organismo. Anche dall’assunzione diretta del melograno, infatti, si hanno diversi benefici tra cui un’azione antiage e cicatrizzante.
Si è scoperto che la melagrano aumenta la produzione di collagene e facilita l’attivazione di fibroblasti. Ovviamente bisogna comunque trattare la ferita nella maniera più opportuna. Oltre a questi effetti si hanno anche miglioramenti nelle azioni antiparassitarie e antisettiche dell’organismo, dell’apparato riproduttivo, svolge un’azione neuro e cardio-protettiva, antitumorale e antinfiammatoria.
Dopo tutte queste considerazione sembrerebbe proprio che la melagrano sia il vero frutto dell’eden: ed è così! Le sue caratteristiche, sono davvero incredibili ma non dimentichiamoci che sono alimenti che affiancano la cure attuali e non le sostituiscono poiché svolgono per lo più un’azione preventiva e di supporto.
I tempi entro i quali bisogna agire in caso di malattia, specie nei bambini, sono strettissimi e l’incisività di una cura naturale non è sufficiente a garantire il risolversi della situazione nei tempi giusti, portando ad un peggioramento delle condizione e, in casi estremi, a non poter più essere curata.