L’arrosticino è il re indiscusso della cucina abruzzese, che ha riscosso successo in tutto il Bel Paese. Dal Nord al Sud non è raro imbattersi in qualche locale che, tra le specialità del menu cotte alla griglia, propone anche questo particolare spedino a base di carne ovina. Ma non fatevi sentire da un abruzzese: parlare di spedino è un oltraggio! Gli arrosticini di pecora hanno una storia molto antica in questa regione, legata alla tradizionale attività di pastorizia sulla quale si fonda da sempre la sua economia. Questa pietanza nasce direttamente durante il periodo della transumanza, quando i pastori necessitavano di un pasto corroborante e a portata di mano, da cucinare direttamente sul fuoco di bivacco. Piatto tipico abruzzese, si prepara con carne di pecora giovane, infilata su un bastoncino di carne e cucinata rigorosamente grazie al calore del carbone.
L’arrosticino abruzzese
Il vero e unico arrosticino non necessita nemmeno di essere accompagnato dalla specifica “di pecora”. Nelle terre abruzzesi non ne esistono altri, eccezion fatta per quelli di fegato, anch’esso ovino. Tuttavia la popolarità di questo piatto ha spinto il mercato alla creazione di alcune varianti, in grado di incontrare e soddisfare il gusto dei più. Nascono così arrosticini di filetto – sempre di pecora -, di pollo, addirittura di pesce. Ma l’originale arrosticino abruzzese resta sempre e comunque quello di “ciavarra”, termine dialettale con cui viene chiamata la pecora giovane. Il grande successo di questo piatto, tuttavia, non ha decretato l’abbandono della sua preparazione tradizionale: rigorosamente a mano, infilando sugli stecchini di legno pezzi di carne grossa e sostanziosa, tagliati con il coltello, inframezzati da tocchetti di grasso. I migliori d’Abruzzo, morbidi e succosi, dal sapore intenso e dalla consistenza perfetta, soprattutto se cotti a puntino.
La canala per arrosticini
La cottura degli arrosticini è un rito. Fa parte della cultura di ogni abruzzese, che fin dai primi anni di vita partecipa al mistico rito della preparazione della brace e della cottura di questa delizia, tipica pietanza di ogni giorno di festa nella bella stagione – e non solo. Famiglie e comitive si radunano intorno alla “furnacelle”, dove il fuochista dosa attentamente il tempo di cottura e l’intensità del calore sprigionato dai carboni ardenti, con una birra o un bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo in mano e un sorriso stampato in faccia. La canala per gli arrosticini è l’unico modo che esiste in Abruzzo per cucinare questa specialità. È una griglia creata per l’arrosticino, di forma allungata e di larghezza appositamente studiata per consentire di appoggiare gli stecchini di legno al di fuori della brace, che viene concentrata solo sulla carne.
Arrosticini a Pescara
Per i turisti in visita nelle terre abruzzesi e anche per chi non ha la possibilità di accendere la brace esiste la possibilità di gustare gli arrosticini in quasi tutti i ristoranti di carne, quelli di cucina tipica e addirittura i locali di street food disseminati in tutta la regione. Per assaporare gli arrosticini a Pescara vi consigliamo di affidarvi alle seguenti attività:
- I Somari: situato in pieno centro a Pescara, è un localino raccolto, gestito da due ragazzi giovani e simpatici, in cui gli arrosticini sono i protagonisti assoluti. Grossi, morbidi e infilati a mano, si accompagnano ad alcune specialità abruzzesi, come la pizzonta, la salsiccia o la ventricina.
- Alla Brace: una braceria da street food di Portanuova, al di là del fiume Pescara, molto apprezzata poiché propone gli arrosticini de Il Signore delle Pecore, uno dei più famosi produttori locali. Frequentatissimo, il locale offre alcuni tavoli, ma soprattutto il servizio da asporto.
- La Pecora al Mare: anche se l’arrosticino evoca l’idea di montagna e spazi verdi, a Pescara è possibile gustarlo anche direttamente sul mare. Lo stabilimento balneare Gilda ospita al suo interno un ristorante specializzato in arrosticini, con i tavoli direttamente affacciati sulla spiaggia.
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