Il Brasile nell’immaginario collettivo è un luogo meraviglioso, ricco di vita e colori sgargianti. Fare una vacanza in questo posto significa entrare a contatto con la sua caleidoscopica cultura, ma anche con sue le tradizioni culinarie.
In questo frangente, poi, è davvero possibile sbizzarrirsi tra cibo e bevande. Vediamo allora quali sono i differenti tipi di bevanda brasiliana che è possibile assaporare in questo magnifico Paese.
Qui invece puoi scoprire qual è la tipica bevanda messicana.
- Cocktail brasiliano: com’è fatto?
- Tipi di bevanda brasiliana analcolica: come la frutta ha condizionato le bevande internazionali
- Le bevande brasiliane alcoliche
- Cachaça e rum: la differenza qual è?
Cocktail brasiliano: com’è fatto?
Il Brasile è la nazione più estesa del continente sudamericano. Noto per il suo carnevale di Rio de Janeiro e per la sua tradizione calcistica, è un paese molto variegato dal punto di vista paesaggistico. Si passa dall’urbanizzazione della città di San Paolo alla selvaggia foresta pluviale dell’Amazzonia, fino alla spettacolarità dei luoghi come le Cascate dell’Iguaçu, al confine con l’Argentina.
Ma il Brasile ha una rinomata tradizione culinaria – a base soprattutto di carne – e del beverage. La biodiversità della natura brasiliana si riflette nella notevole varietà di frutti tropicali del Brasile, con i quali è possile realizzare un cocktail brasiliano dal gusto unico, fresco e fruttato, vero e proprio concentrato di vitamine.
Tipi di bevanda brasiliana analcolica: come la frutta ha condizionato le bevande internazionali
Le bevanda brasiliana tipica tra gli analcolici è l’agua de coco, ossia l’acqua di cocco, dolce, profumata e rinfrescante. È una bevanda brasiliana molto apprezzata e viene spesso bevuta direttamente dal frutto ancora un po’ acerbo, in quanto con l’avanzare della maturazione della noce di cocco il liquido tende a diminuire.
Le altre bibite brasiliane sono ottenute soprattutto dai frutti tropicali come per esempio il mango, l’ananas, la papaya, la graviola e il frutto della passione. Da non perdere è il succo all’ananas (abacaxi) e quello all’acerola, una varietà di ciliegia del Centro America. Tra i succhi di frutta tropicali del Brasile non si può non assaggiare quello al mango, al tamarindo e al maracuja.
Sono numerosi i negozi in Brasile dedicati alla vendita di frutta, succhi e centrifughe. Basti pensare poi che il consumo di frutta è talmente elevato da essere riuscito a “corrompere” le ricette originali delle bibite internazionali con un’aggiunta di succo. Per esempio nella Coca-Cola è stata inserita tra gli ingredienti principali una percentuale di succo di frutta alla ciliegia. Oppure la Fanta: mentre in Italia è aranciata, in Brasile è composta da passion fruit e mango.
Il guaranà è una bibita in lattina tra le più diffuse, leggermente frizzante. Si tratta di estratto di guaranà in realtà, una pianta sempreverde rampicante, nativa della foresta amazzonica. Seppur analcolica, questa bibita deve essere consumata con moderazione perchè contiene un’alta percentuale di caffeina che le conferisce una proprietà eccitante ed energizzante. Non a caso gli Indios, i nativi americani, consideravano da sempre il guaranà come un vero e proprio elisir di lunga vita.
Le bevande brasiliane alcoliche
Tra le bevande brasiliane alcoliche tipiche c’è la caipirinha, il cocktail brasiliano per eccellenza, preparato con cachaça, zucchero di canna grezzo, lime e ghiaccio. Il suo nome deriva dalla parola brasiliana caipira che indicava, in modo dispregiativo, gli abitanti delle zone rurali. Il drink come lo conosciamo noi oggi è un’invenzione dei barman di San Paolo e Rio de Janeiro degli anni ’30. Negli anni ’50 ha iniziato a essere servito in tutto il paese e dal 2003, grazie a un decreto governativo, la caipirinha è stata nominata la bevanda nazionale tradizionale del Brasile.
Ma in questa grande nazione del Sud America è facile trovare anche ottime bevande brasiliane alcoliche come per esempio la cachaça, che abbiamo citato precedentemente, un’acquavite che si ottiene dalla distillazione della canna da zucchero. Viene consumata pura oppure come ingrediente per cocktail come la caipirinha e la batida.
La batida prevede la miscela di cachaça, un cucchiaio da minestra di zucchero, un po’ di acqua di cocco o succo di frutta e una spruzzata di acqua. Ovviamente, esistono notevoli varianti della batida, una tra tutte a base di succo di limone verde e miele. Qui puoi assaggiare una golosa batida al cocco.
Cachaça e rum: la differenza qual è?
A volte si tende a confonderli, ma in realtà tra cachaça e rum la differenza è ben tangibile. La prima è un distillato del succo di canna da zucchero, dopo che ha subito il processo di fermentazione. La maggior parte dei rum invece deriva dalla melassa. La cachaça poi ha una gradazione alcolica che varia dai 38% ai 48%. mentre il rum si aggira intorno ai 72%. Inoltre, dal momento che la cachaça viene lasciata invecchiare in delle botti di legno, presenta dei sentori caratteristici molto gradevoli. Se hai voglia di gustare questo prodotto, Amazon offre un’ottima cachaça brasiliana.