Non sai come si calcola la Tasi e neppure chi ne è esentato? Cerchiamo di fare chiarezza definendo prima di tutto cosa è questa imposta.
Cosa è la Tasi
Tasi è l’acronimo di Tassa sui Servizi Indivisibili e si tratta di una nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità del 2014. La tassa tocca tutti quei servizi comunali che si rivolgono all’intera comunità, come per esempio l’illuminazione, la manutenzione stradale e la sua pulizia, la cura del verde. Essendo un servizio comunale reso a tutti i cittadini non è possibile individiuare chi sia il diretto beneficiario, per questo motivo il tributo deve essere pagato da ciascun membro della comunità.
Chi paga la Tasi
Chi paga la Tasi? Alla domanda si deve rispondere chiarendo che il presupposto impositivo è il possesso o detenzione di aree scoperte edificabili e non, e di qualsiasi titolo di fabbricati, a qualunque uso adibiti. L’imposta è dovuta sia dal titolare del diritto reale, ossia il proprietario o il titolare del diritto di usufrutto, sia dall’occupante nei casi in cui l’immobile risulti essere dato in locazione. L’occupante corrisponde l’imposta nella misura compresa tra il 10% e il 30%, mentre il restante è a carico del titolare del diritto reale. Le quote sono stabilite dal Comune e, in caso di mancata previsione delle percentuale di ripartizione della tassa tra i due soggetti sopracitati, la Tasi è dovuta nella misura del 90% dal titolare del diritto e all’occupante nel restante 10%.
Chi è esente dalla Tasi
Come nel 2016, anche per il 2017 sono esenti dal pagamento della Tassa sui Servizi Indivisibili gli immobili adibiti ad abitazione principale, ossia tutti gli immobili che sono utilizzati come residenza o domicilio. Rientrano nell’esenzione anche le pertinenze della prima casa, nello specifico le strutture delle seguenti categorie:
C/2: magazzini e locali di deposito;
C/6: autorimesse senza fine di lucro, rimesse, stalle e scudereie;
C/7: tettoie, siano queste chiuse o aperte.
L’esonero dal pagamento delle Tasi sull’abitazione principale non riguarda però le case considerate di lusso, anche se utilizzate come abitazione principale. Le abitazioni che rientrano tra le categorie catastali di lusso, e sono quindi tenute al pagamento della tassa, sono le seguenti:
A/1: abitazioni di tipo signorile;
A/8: ville;
A/9: castelli e palazzi di valore storico o artistico.
Sono esclusi dal pagamento della Tasi anche i terreni agricoli.
Come si calcola la Tasi
Calcolare la Tasi è come calcolare l’IMU (Imposta Municiapale Unica), solo che diversamente da quest’ultima, le aliquote sono espresse in “per mille”. Per calcolare l’importo è necessario compilare il modulo F24, il modulo utilizzato per il pagamento della maggiornaza delle imposte, fornendo informazioni basilari come: aliquote, rendite catastali, detrazioni e, nel caso di immobili locati, la percentuale dell’inquilino.
Quando si versa la Tasi
Il termine per il pagamento della prima rata è il sedici giugno, mentre per il sedici dicembre è prevista la scadenza per la seconda rata. Il pagamento dell’imposta può essere effettuato anche in un’unica soluzione entro il sedici giugno di ciascun anno.