Diventare chef pasticcere significa apprendere principi base di chimica, alimentazione, nutrizione, biologia degli alimenti, fisiologia umana e sicurezza alimentare seguendo un percorso scolastico all’interno di istituti professionali, scuole professionali di primo livello o corsi.
Formazione per diventare chef pasticcere
Entrare nel mondo della pasticceria significa conoscere la tradizione attraverso le ricette e le tecniche di lavorazione, farle proprie e usarle per creare qualcosa di nuovo con lo scopo di far progredire la professione del pasticcere.
È anche estremamente importante imparare i concetti dell’estetica alimentare o estetica del cibo per acquisire tutti gli strumenti utili a una corretta disposizione spaziale degli alimenti nel piatto, alla scelta delle forme e all’utilizzo dei colori. In Pasticceria – infatti – le sfere sensoriali del gusto e della vista vanno sempre a pari passo.
Ecco le scuole e i corsi da frequentare per diventare uno chef pasticcere
Chi desidera diventare uno chef pasticcere può frequentare l’istituto professionale “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” (nuova denominazione dell’ex istituto alberghiero)che consente di ottenere il diploma dopo 3-5 anni. Al termine dei 3 anni si ottiene il diploma di qualifica professionale che consente di accedere al mondo del lavoro. Al termine dei 5 si ottiene il diploma di maturità con qualifica di Tecnico dei Servizi di Ristorazione o Tecnico dei Servizi Turistici.
Chi vuole proseguire con gli studi universitari e specializzarsi ulteriormente, il corso a cui iscriversi il Corso di Laurea in Economia del Turismo e affini.
È possibile iscriversi anche a corsi di specializzazione presso accademie e scuole professionali di alto livello situate in tutta Italia che propongono percorsi specifici e formativi di 3 mesi (teoria) + 3 mesi (stage lavorativo).
Una valida alternativa – anche più economica – è frequentare corsi professionali organizzati da enti come Ascom-Confcommercio oppure iniziare a fare la gavetta direttamente sul campo come apprendista pasticcere rivolgendosi direttamente a laboratori di pasticceria e panificazione attivi nella propria zona oppure accedendo al portale della Federazione Italiana Cuochi (Link a www.fic.it) in cui è presente una sezione cerco/offro lavoro ove possibile pubblicare il proprio annuncio.
Gli orari di lavoro di un pasticcere
Come già accennato, il lavoro del pasticcere è creativo, stimolante ma molto faticoso. Un pasticcere che lavora in una pasticceria e prepara colazioni inizia il turno intorno alle 4:30 – 5:00 altrimenti intorno alle 6:00 – 6:30 per essere attivo a partire dalle 8:30. I turni variano dalle 8 alle 12 ore in base alla mole di lavoro. È facile immaginare che durante le festività e in occasioni particolari, come la preparazione di un matrimonio, l’impegno lavorativo cresca, così come le ore passate in laboratorio.
Anche per i pasticceri che lavorano all’interno di ristoranti, alberghi e navi da crociera l’orario di lavoro oscilla fra le 8 e le 12 ore poiché non prevede solo il momento del servizio (colazione, pranzo e cena) ma la preparazione degli ingredienti.
Lo stipendio di un pasticcere
In Italia lo stipendio minimo di un pasticcere alle prime armi è di circa 16.000 euro all’anno mentre per un pasticcere professionista la cifra cresce arrivando a una media di 45.000 euro.
Ma se nel Bel Paese lo stipendio mensile di un pasticcere è di 1.200-1.400 euro all’estero è almeno il doppio per alzarsi qualora la figura richiesta sia specializzata nella lavorazione del cioccolato, pasticceria vegana e gluten free.
Ora che è stato dato un quadro completo su come diventare chef pasticcere illustrando la formazione e dettagli tecnici del mestiere, è possibile decidere se questa è la strada professionale da percorrere.
Preparati a svolgere un mestiere stimolante, creativo ma anche molto complesso e impegnativo che richiede un aggiornamento costante con un occhio di riguardo alle innovazioni relative ai prodotti, alle attrezzature e ai metodi di lavoro.