Un alimento biologico è coltivato/allevato, trasformato e conservato senza l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi. Per la sua produzione, infatti, non possono essere impiegati diserbanti, insetticidi, pesticidi, anticrittogamici e concimi/mangimi non naturali. Il prodotto non può inoltre essere sottoposto a processi di modificazione genetica (OGM).
Agricoltura e allevamento naturali
Per la produzione di frutta e verdura biologiche si mettono innanzitutto in pratica opportune tecniche agronomiche, come la rotazione delle colture e la piantumazione di altri alberi o siepi per creare una barriera naturale all’inquinamento e ai parassiti. Si utilizzano esclusivamente fertilizzanti organici (sostanze compostate o letame) e, per evitare problemi legati a parassiti, si agisce naturalmente sulla correzione della struttura chimica del terreno. Questa procedura è valida anche per la cura dei vigneti da cui si otiene l’uva per il vino biologico.
L’allevamento deve prevedere l’impiego di mangimi esclusivamente bio (il contenuto di materie prime biologiche non può essere inferiore al 95% del totale dei componenti agricoli). Gli animali devono essere allevati e nutriti nel rispetto dei bisogni fisiologici e dei comportamenti innati della specie di appartenenza.
Come riconoscere i prodotti bio
Da luglio 2010 tutte le confezioni di prodotti biologici provenienti dall’Unione Europea riportano uno speciale logo, chiamato Euro Leaf, insieme all’indicazione sulla provenienza delle materie prime utilizzate per la realizzazione del prodotto. Inoltre viene applicato un codice, rilasciato dall’Organismo di controllo, che identifica l’autorizzazione ottenuta e il numero dell’operatore controllato. Può infine essere presente il riferimento ai metodi e agli ingredienti utilizzati per la produzione, ad esempio “da arance bio”, “da uve biologiche” e così via.
Perché acquistare cibi biologici
Comprare principalmente alimenti di origine biologica significa fare una scelta in primo luogo salutista, in quanto si riduce l’ingestione di sostanze chimiche (e potenzialmente tossiche, come residui di metalli pesanti e pesticidi), ma anche ambientalista e animalista, poiché non prevede l’immissione di prodotti chimici nell’ambiente e gli animali non vengono sottoposti a trattamenti non naturali. Il consumo di acqua impiegato per la produzione è ridotto, così come il ricorso alle energie fossili, e si rispetta la stagionalità di frutta e verdura.