La tradizione gastronomica dell’Abruzzo è ricca di proposte dolci, per concludere in bellezza ogni pasto, soprattutto nei giorni di festa. Un gruppo di donne di famiglia che si raduna intorno alla spianatoia, condendo di chiacchiere e risate i pomeriggi di festa: questa l’atmosfera che vede nascere i dolci tipici abruzzesi. Solitamente le specialità più note di questa terra vengono preparate nei lunghi periodi di vacanza, come il Natale o la Pasqua, ma possono essere gustati in ogni momento dell’anno grazie alla semplicità di realizzazione di molte ricette. I dolci d’Abruzzo sono tutti realizzati con ingredienti semplici e genuini e sono perfetti per essere gustati a colazione, per un delizioso dessert o come spuntino.
Le ferratelle
Queste cialde possono essere croccanti o morbide, a seconda della ricetta, e vengono realizzate con uova, farina, zucchero, latte e anice. La particolarità delle ferratelle abruzzesi, chiamate anche pizzelle o neole, risiede nella loro cottura, che avviene per mezzo di un ferro quadrato o tondo in grado di conferire particolari disegni a questi dolci. Tradizionalmente queste piastre venivano realizzate artigianalmente su commissione delle famiglie abruzzesi, che le davano in dote alle loro figlie riportando al loro interno lo stemma della casata. Arroventato direttamente sul fuoco di legna, questo ferro provvedeva alla cottura dell’impasto.
Il parrozzo
Tipico di Pescara, questo dolce ha la caratteristica forma di una cupola ricoperta da cioccolato fuso, con una consistenza quasi eterea e leggera all’interno. Indissolubilmente legato alla figura di Gabriele D’Annunzio, che fu il primo ad assaggiarlo e decantarne le lodi, il parrozzo viene preparato nel periodo di Natale da una miscela di semolino, uova, mandorle e zucchero. Il suo nome deriva dal “pane rozzo”, un tipico pane preparato dai contadini con farina di granturco e cotto a legna. La sua creazione, infatti, fu ispirata a questo alimento povero, che Luigi D’Amico trasformò in un dolce replicandone colori e forme.
I bocconotti
Nonostante sia diffuso in altre regioni, questo dolce nasce proprio in Abruzzo alla fine del Settecento. A dare i natali a questa deliziosa tortina ripiena fu Castel Frentano, ancora oggi patria dei migliori bocconotti abruzzesi. Il loro simpatico nome nasce dal fatto che, originariamente, i dolcetti fossero così piccoli da poter essere mangiati in un boccone. Fragranti e gustosi, sono realizzati ricoprendo il tipico stampino dai bordi alti con la pastafrolla, all’interno della quale viene posizionato il ripieno di crema, marmellata, cioccolata e molte altre varianti, ricoprendolo con un cappello di pasta. Dopo la cottura in forno vengono spolverati con zucchero a velo.
Caggionetti, dolci di Natale abruzzesi
Realizzati solo nel periodo di Natale, i caggionetti sono dei piccoli ravioli dolci ripieni e fritti. Le varianti tradizionali prevedono una gustosa farcitura di mosto cotto, ceci e cacao, castagne e mandorle racchiusa all’interno di un impasto a base di farina, olio e vino bianco. Fragranti e gustosi, accompagnano le partite a carte e i lunghi pomeriggi di festa trascorsi in famiglia.
La ricchezza dei dolci abruzzesi vi stupirà, lasciatevi tentare e conquistare entrando in una pasticceria mentre siete a passeggio per il centro di Pescara, dove troverete Renzi. Se siete di passaggio a Chieti, fate un salto da Pasticceria D’Arcangelo.
Potrebbe interessarti anche: