Lungo il tratto di costa delle Marine di Melendugno, tra san Foca e Torre dell’Orso, a Roca Vecchia, si trova una bellezza naturale senza tempo: la Grotta della poesia.
Intorno a questo magico luogo ruota una leggenda suggestiva e affascinante, legata alla sua particolare conformazione naturale. Scopriamo allora qualcosa di più sulla Grotta della poesia e la sua leggenda.
- La Grotta della Poesia a Roca Vecchia: una delle piscine naturali del Salento
- Grotta della Poesia: la leggenda
- Grotta della Poesia del Salento e il suo valore storico
- La Grotta della Poesia in Puglia e l’assalto dei Turchi
La Grotta della Poesia a Roca Vecchia: una delle piscine naturali del Salento
La Grotta della Poesia è a Roca Vecchia, anche se, in realtà, dovremmo parlare di due grotte. Una è detta “Poesia Grande”, ed è ad oggi uno specchio d’acqua cristallino, poiché la volta che esisteva un tempo non c’è più. La conca è collegata da un cunicolo sotterraneo alla “Poesia Piccola”, paradiso naturale, semplice e selvaggio. Si accede alla “Poesia Grande” attraverso una gradinata scavata nella roccia e in parte franata. Parliamo di un complesso costituito da tre sale a pianta ellittica al quale si può accedere da mare, dalla base della falesia e da terra. Sulle pareti sono incise le dediche degli innamorati di diverse generazioni che, in questa conca, si sono giurati amore eterno.
È il ritultato dell’attività scavatrice del mare di secoli e secoli. Quella della Grotta della Poesia è solo una delle piscine naturali del Salento, territorio particolarmente ricco in tal senso. Alcuni esempi sono Baia dei Turchi ad Otranto e Punta Prosciutto, nei pressi di Porto Cesareo. Qui puoi scoprire l’elenco completo delle piscine naturali del Salento.
Grotta della Poesia: la leggenda
Il fascino della Grotta della Poesia del Salento è dovuto, oltre alla bellezza del luogo, anche alla leggenda nata sul suo conto. La leggenda della Grotta della Poesia narra che, un tempo, una principessa molto bella avesse l’abitudine di fare il bagno nelle acque della grotta. Era talmente avvenente che la fama del suo splendore si sparse presto in tutta la Puglia, tanto da attirare poeti provenienti da ogni luogo che s’ispiravano a lei per scrivere i loro versi. La leggenda della Grotta della Poesia ha contribuito ad accrescere le suggestioni che il luogo riesce a creare. Il nome della Grotta della Poesia del Salento deriva da “posia”, termine greco che significa “sorgente di acqua dolce”. Non a caso, poi, vista l’antica sorgente che in passato scorreva al suo interno.
Grotta della Poesia del Salento e il suo valore storico
La Grotta della Poesia del Salento ha un valore storico importante. La Grotta della Poesia Piccola, inoltre, è un reperto dal punto di vista archeologico importantissimo perché, nel 1983, l’archeologo Cosimo Pagliara scoprì al suo interno iscrizioni messapiche, latine e greche. Dall’interpretazione delle scritte si stabilì che, anticamente, la Grotta fosse luogo di culto del dio Taotor.
La Grotta della Poesia in Puglia e l’assalto dei Turchi
Nella Grotta della Poesia in Puglia, come in quella dei Faraglioni di Capri, subentra alla leggenda, un passato storico assai tragico: si dice infatti che i Turchi riuscirono a penetrare a Roca proprio attraverso il cunicolo sottomarino che collega la “Poesia Piccola” alla “Poesia Grande”. Questi si resero protagonisti di distruzioni e razzie. L’episodio ha fatto nascere anche una diversa interpretazione del nome “Grotta della Poesia”: quando gli abitanti superstiti di Roca tornarono nella loro città devastata, maledissero le Grotte che avevano consentito l’ingresso dei Turchi in città. Il luogo fu indicato con il termine greco “prodosía”, che significa tradimento. Nel tempo, però, la grotta riconquistò il cuore dei Rocani, che trasformarono il dispregiativo “prodosía” in “poesia”, nome che ben si addice a un luogo magico e ispiratore.