Ci si domanda spesso quale sia la retribuzione dei vari professionisti con cui ognuno di noi ha a che fare durante la propria vita. Tra queste professioni, quella del medico di base è certamente tra le più vicine a ciascuna famiglia italiana essendo la figura di collegamento tra il privato cittadino e il sistema sanitario.
Ma quello del medico di base che stipendio è? Il medico generico ha uno stipendio – detto anche medico di famiglia o “medico della mutua” – che si aggira mediamente intorno ai 3.500 euro mensili lordi, ma può arrivare fino a 6.000 euro al mese. Scopri come si cambia il medico di base.
- Stipendio del medico di famiglia
- Quanti pazienti può avere un medico di famiglia?
- Quali sono i compiti di un medico di base
- Quali sono i diritti di un medico di base?
Stipendio del medico di famiglia
È variabile lo stipendio del medico di base per paziente e l’anzianità della laurea. A differenza di quanto si possa pensare, lo stipendio del medico di famiglia è inversamente proporzionale al numero di pazienti: meno pazienti ha un medico e più guadagna. Quanto prende un medico di base per ogni paziente? La retribuzione pro paziente può variare da circa 70 euro – nel caso in cui il medico abbia 500 assistiti – a 35 euro circa nel caso di 1500 pazienti. A queste cifre vanno sommati eventualmente anche i guadagni per la reperibilità notturna, i contributi per assistiti oltre i 75 anni e le maggiorazioni per l’anzianità di laurea.
Quanti pazienti può avere un medico di famiglia?
Quanti pazienti può avere un medico di famiglia? Il rapporto considerato ottimale è di 1.000-1.300 assistiti – il numero varia da regione a regione – per ciascun medico. Il numero massimo – detto “massimale”– di pazienti è di fatto 1500, anche se in realtà alcuni medici hanno in carico anche 1800 pazienti. La media nazionale è di un medico ogni 1150 assistiti: in Lombardia la media è di 1 ogni 1300 pazienti, nel Lazio di 1 ogni 1000.
Quali sono i compiti di un medico di base
Il medico di base è un’importante figura di collegamento tra il cittadino e il Servizio Sanitario Nazionale. Il medico di famiglia riveste un ruolo importante nel valutare le cure e gli approfondimenti necessari per i pazienti, regolando l’accesso ad esami, visite specialistiche, ricoveri e trattamenti.
Quali sono i compiti di un medico di base?
- gestire le patologie acute e croniche dei pazienti
- occuparsi degli assistiti in vari ambiti: l’assistenza programmata al domicilio dell’assistito, l’assistenza programmata nelle residenze protette;
- fare visite domiciliari ed ambulatoriali a scopo diagnostico e terapeutico;
- chiedere la consulenza a medici specialisti;
- aggiornare la scheda sanitaria dei pazienti;
- redigere certificazioni obbligatorie per legge ai fini della riammissione alla scuola dell’obbligo, agli asili nido, alla scuola materna e alle scuole secondarie superiori;
- rilasciare certificazioni di idoneità allo svolgimento di attività sportive non agonistiche;
- rilasciare la certificazione per l’incapacità temporanea al lavoro.
Quali sono i diritti di un medico di base?
Abbiamo parlato dei doveri, ma quali sono i diritti di un medico di base, invece?
- Com’è ovvio che sia, un medico non può assolutamente rifiutare un paziente, secondo il proprio libero arbitrio, ma può ricusarlo nel momento in cui viene meno il rapporto fiduciario tra i due. In tal caso, l’iter è il seguente: in primis, bisogna presentare apposita domanda all’ASL; in secondo luogo il paziente viene avvisato. Tuttavia, per il mese seguente il medico è ancora diretto responsabile della salute del paziente, che utilizzerà questo lasso di tempo per cercare un altro dottore.
- Se viene fatta da parte dei pazienti la richiesta di una visita a domicilio, in un arco di tempo che va dalle 08:00 alle 10:00, questa deve essere effettuata entro le 14:00 del giorno stesso; diversamente, a meno che il caso non si presenti con urgenza, la tempistica è a discrezione del dottore.
- Il medico non deve sostituirsi, in caso di gravi condizioni del paziente, al 112 o al Pronto Soccorso.
Va inoltre aperto un discorso a parte riguardo ai diritti dei medici donne. Recentemente sono emersi numerosi casi di donne che esercitano la professione medica, i cui diritti sono stati duramente calpestati. L’Ordine dei Medici di Milano grazie al consigliere regionale delle opportunità Carolina Pellegrini ha esposto una denuncia: troppo numerosi e frequenti sono i casi di mobbing e discriminazioni che riguardano le donne in camice. Nel momento in cui si profila per queste giovani professioniste una gravidanza, il tanto atteso e ormai prossimo – così si credeva – contratto a tempo indeterminato viene meno, dopo svariati anni di precariato. Per cercare di dare una soluzione al problema, il Presidente dell’Ordine, Roberto Carlo Rossi, ha deciso di costituire un Osservatorio ad hoc, al quale queste professioniste bistrattate possono inoltrare la propria denuncia e sperare che giustizia venga finalmente fatta.