Ad oggi è più facile trovare una persona che abbia almeno un tatuaggio, rispetto a una che ne sia totalmente priva. Il tatuaggio è un segno distintivo, qualcosa che perdurerà nel tempo impresso sulla pelle del soggetto. C’è chi desidera condividere orgogliosamente questa opera d’arte, o presunta tale, con quante più persone possibili e chi, invece, desidera esporla meno apertamente (magari perché situata in una zona più intima).
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Tuttavia, c’è un’altra categoria di persone: quella che in un passato, non necessariamente troppo lontano, ha deciso di fare un tatuaggio e adesso per svariate ragioni vuole sbarazzarsene. Vediamo allora come cancellare i tatuaggi.
- Rimuovere i tatuaggi con i laser
- Laser Q-Switched
- Rimuovere i tatuaggi con la dermoabrasione
- Rimuovere tatuaggi con il sale: l’elettrosalatura
- Escissione chirurgica del tatuaggio
- Rischi della rimozione: cicatrici da tatuaggi
- Rimozione di tatuaggi: costi
Rimuovere i tatuaggi con i laser
La modalità più comune per sbarazzarsene è rimuovere i tatuaggi con i laser.
Ovviamente ne esistono di vario genere.
Laser Q-Switched
Il laser Q-Switched risulta particolarmente efficace, in quanto agisce a impulsi velocissimi; i pigmenti di inchiostro del tatuaggio vengono bombardati da tali impulsi e si frammentano in piccolissime particelle che vengono fagocitate da delle cosiddette cellule spazzine dell’epidermide. Com’è normale, il calore emesso dal laser provoca un dolore superiore a quello provato durante la stessa fase di tatuamento. Prima di ogni seduta viene utilizzata una crema anestetica, mentre al suo termine viene applicata sulla parte trattata una crema antibiotica per evitare infezioni.
Il numero di sedute necessarie varia sempre in base alla dimensione e al tipo di inchiostro utilizzato. Inoltre, tra una seduta e l’altra è necessario far trascorrere almeno un mese: nel frattempo è d’obbligo proteggere la pelle dai raggi UV.
Rimuovere i tatuaggi con la dermoabrasione
La dermoabrasione è un intervento semi-chirurgico che prevede la levigatura e la carteggiatura della pelle. Si svolge in anestesia locale e il numero di sedute dipende dai fattori precedentemente elencati: grandezza del tatuaggio, densità, tipologia e profondità dei pigmenti di colore. Dopo il trattamento l’area trattata risulterà arrossata, ma morbida al tatto. Inoltre, la dermoabrasione può essere abbinata al curettage: la pelle viene trattata con una spatola chirurgica apposita, capace di rimuovere i pigmenti del tatuaggio, la curetta.
Rimuovere tatuaggi con il sale: l’elettrosalatura
L’elettrosatura è un’abrasione della pelle eseguita con normale sale da cucina, acqua e un dispositivo abrasivo.
L’operazione dura dai 30 ai 40 minuti, lasso di tempo in cui si depila la parte da trattare e si applica un impasto ottenuto dalla miscela di sale e acqua. Per l’abrasione si utilizza una superficie abrasiva che viene strofinata energicamente sul tatuaggio. Subito dopo si applica una pomata antibiotica e la parte viene coperta con una garza sterile.
Trascorsi 3 giorni, viene rimossa la medicazione e la pelle viene coperta con sale per diverse ore. Questo procedimento viene eseguito fino alla rimozione completa del tatuaggio. Ovviamente, è possibile effettuare l’intervento in anestesia locale.
Escissione chirurgica del tatuaggio
L’escissione chirurgica del tatuaggio è un intervento di chirurgia estetica che prevede l’asportazione del tatuaggio. La pelle viene tagliata e cucita mediante speciali suture, ai bordi della zona asportata. È una tecnica che viene utilizzata prevalentemente su tatuaggi di piccole dimensioni, poiché quelli più grandi richiedono più sedute.
In alcuni casi, è possibile che venga consigliato dal chirurgo un trapianto di pelle. Anche in questo caso si effettua l’anestesia locale.
Rischi della rimozione: cicatrici da tatuaggi
Il rischio più grande riguarda la formazione di cicatrici e il cosiddetto effetto ghost, cioè un’ombra più chiara che prende il posto del vecchio tatuaggio. Inoltre, nel caso della rimozione con il laser, alcuni pigmenti possono non essere assorbiti esclusivamente dalla pelle ma anche dagli organi interni.
Le cicatrici da tatuaggi rimossi, poi, sono più brutte dei tatuaggi stessi. Gli specialisti sconsigliano il trattamento a tutti i soggetti che hanno la tendenza a sviluppare cicatrici, che presentano infezioni attive della pelle e che sono sottoposti ad alcune terapie farmacologiche.
Non propriamente sconsigliata, anche se molto difficile da eseguire, invece, è la rimozione di un tatuaggio in pazienti con la pelle scura, poiché si corre il rischio di alterarne in modo permanente la pigmentazione dell’epidermide.
Rimozione di tatuaggi: costi
Ogni tecnica di rimozione di tatuaggi ha costi elevati che oscillano tra i 200 e i 500 euro a seduta, a seconda della dimensione e della complessità del tatoo. Alcuni specialisti – per consentire a tutti i pazienti di coprire la spesa – offrono piani di pagamento e soluzioni di finanziamento personalizzate.