In Puglia sono lo snack per eccellenza: si tratta dei taralli pugliesi, piatto tipico che, dalla regione d’origine, è approdato ormai sulle tavole di tutta Italia. Gli ingredienti base sono solo tre: semola, olio extravergine d’oliva e vino bianco. Poi esistono le diverse varianti, con semi di finocchio, mandorle, sesamo, cipolle, cereali e tanto altro. Essendo nato come un alimento fatto in casa, il tarallo pugliese ha inevitabilmente subito declinazioni diverse a seconda della provincia, della città o della singola casa in cui è stato preparato. Oltre che in Puglia, diverse versioni dei taralli sono diffuse in molte regioni del sud Italia, fra cui Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia
Come fare i taralli pugliesi
Se vi state chiedendo come fare i taralli pugliesi, sappiate che, per la versione classica, gli ingredienti sono veramente pochissimi: bastano infatti farina, olio, sale e vino. Assolutamente da evitare è il lievito. Secondo alcuni la parola tarallo deriva dal latino “Torrére”, ossia abbrustolire, mentre secondo altri deriva dall’italico “tar”, avvolgere, oppure dal francese “toral”, essiccatoio, o ancora dal greco “daratos”, sorta di pane. L’origine dei taralli risale invece certamente al XV secolo, quando nelle campagne pugliesi i contadini li offrivano ai viandanti, con un bicchiere di vino. Rispetto alle varianti campane e delle altre regioni d’Italia, il tarallo pugliese si distingueva per la presenza di olio d’oliva al posto dello strutto e anche per le sue dimensioni più ridotte.
Ricetta taralli pugliesi
Per preparare questi gustosissimi stuzzichini, vi proponiamo la ricetta dei taralli pugliesi con l’aggiunta dei semi di finocchio. Ecco gli ingredienti:
- 500 grammi di farina 00
- 125 millilitri di olio extravergine di oliva
- 200 millilitri di vino bianco secco
- 1 cucchiaio di sale fino
- Pepe
- Semi di finocchio
Preparazione taralli pugliesi
Per una corretta preparazione dei taralli pugliesi, la farina va disposta a fontana su una spianatoia e vanno aggiunti sale, olio, vino bianco e semi di finocchio. Si procede quindi con l’operazione di impasto: quando il composto diventa liscio ed elastico, va ricoperto con una pellicola trasparente e fatto riposare al fresco per circa 30 minuti. L’impasto va quindi diviso in piccole parti, in modo da ricavare bastoncini di un centimetro circa di diametro e 8 centimetri di lunghezza, che andranno poi chiusi ad anello sovrapponendo le due estremità. I taralli vanno poi bolliti in un tegame, per un massimo di dieci alla volta. Mano a mano che tornano a galla vanno scolati e appoggiati su un canovaccio pulito. In seguito vanno infornati per 30 minuti a 200°C. Una volta cotti vanno lasciati a raffreddare nel forno spento: in questo modo si asciugano e rimangono croccanti.
Taralli pugliesi dolci
Fra le varianti più golose ci sono i taralli pugliesi dolci, da preparare usando farina 00, strutto, zucchero, uova, ammoniaca per dolci, qualche cucchiaio di latte e qualche cucchiaio di zucchero per la preparazione finale. Dopo aver preparato l’impasto, quest’ultimo va fatto riposare per un’ora coperto con un canovaccio. La pasta va quindi divisa a pezzetti fino a ricavarne dei rotolini da piegare a metà, intrecciare e chiudere a cerchio. I taralli vanno poi spennellati con il latte e premuti delicatamente nello zucchero. Vanno quindi posti su una teglia imburrata e infarinata, con la parte zuccherata posta verso l’alto. Vanno infine cotti in forno per 15 minuti a 160°C e fatti raffreddare su una gratella.
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