Tra tutti gli animali preistorici vissuti circa 150 milioni di anni fa, nel periodo del Giurassico superiore, un particolare esemplare occupa un posto di rilievo. La scoperta risale al 1900: alcuni resti delle sue spoglie furono rinvenuti nel fiume Colorado negli Stati Uniti d’America; successivamente, altre tracce sono state ritrovate in Tanzania, nel continente africano.
Parliamo del celebre “brachiosauro“. Questo esemplare appartiene al gruppo della famiglia dei saurischi, i sauropodi − trattasi prettamente di dinosauri erbivori −, i quali vivevano in branchi. Estremamente longevi, la loro aspettativa di vita poteva sfiorare i 100 anni. Scopriamo allora del brachiosauro caratteristiche e curiosità.
Se t’interessa, qui puoi scoprire tutto sull’allosauro.
- Le misure del dinosauro erbivoro più grande
- La classificazione di genere del brachiosauro
- Le caratteristiche del dinosauro collo lungo
- Habitat del brachiosauro
- Alimentazione del brachiosauro
- I nemici del brachiosauro
- Il brachiosauro e gli altri tipi di dinosauri: come si difendevano
- Curiosità sul dinosauro più grande
- Dove vedere il brachiosauro
Le misure del dinosauro erbivoro più grande
Ma precisamente, quali sarebbero le misure del dinosauro erbivoro più grande? La sua figura sembrava rievocare la versione preistorica di una giraffa. Il suo peso è stimato sulle 35 tonnellate, mentre la sua lunghezza si aggirava intorno ai 26 metri. L’altezza poteva raggiungere i 13 metri.
La classificazione di genere del brachiosauro
Veniamo ora alla classificazione di genere del brachiosauro. Questo animale dalla mole enorme appartiene al genere dei saurischi. Il termine “saurisco”, etimologicamente significa “bacino di lucertola”. I saurischi si differenziano dagli ornitischi per conformazione ossea.
- Ornitischi: possiedono un pube e un ischio rivolti all’indietro, quindi un bacino strutturalmente simile a quello degli uccelli ( non a caso il prefisso del nome è lo stesso);
- Saurischi: possiedono un pube volto in avanti, mentre un ischio proteso all’indietro. Presentano un bacino simile tecodonti e coccodrilli. Si sono evoluti nei Teropodi e Sauropodi: i primi comprendono forme bipedi e onnivore; i secondi sono onnivori o erbivori che si spostano per mezzo dei quattro arti.
Le caratteristiche del dinosauro collo lungo
Tra le caratteristiche del dinosauro collo lungo possiamo annoverare gli arti anteriori molto più lunghi dei posteriori − peculiarità ricordata dal suo stesso nome −. Non a caso brachiosaurus vuol dire proprio lucertola dalle lunghe braccia. Di contro presentava un cranio piccolo con le narici molto larghe nella parte superiore della testa. Questa struttura ha fatto pensare per molto tempo che la vita del dinosauro collo lungo si svolgesse in acqua. Tuttavia, studi più recenti hanno dimostrato che l’enormità della mole del dinosauro non poteva garantire un tipo di esistenza marina.
Habitat del brachiosauro
Il brachiosauro è vissuto nel nord America e Africa, in grandi praterie. Il suo ambiente ideale era la foresta aperta; in questo modo poteva avvicinarsi agli alberi e cibarsi comodamente fino al momento in cui non fosse stato sazio. Il clima ideale del brachiosauro è un caldo umido, con numerose pioggie.
Alimentazione del brachiosauro
Grazie al largo muso, alle grosse mascelle e ai suoi denti a forma di spatola, il brachiosauro era in grado di strappare le foglie di alberi molto alti, in particolare quelle del ginkgo, delle conifere e delle cicadi. L’alimentazione del brachiosauro era prettamente vegetariana: doveva nutrirsi di circa 400 chili di sostanza vegetale al giorno per mantenere le sue energie. Alcuni scienziati ipotizzano che questi dinosauri erbivori deglutissero direttamente le piante senza masticarle, facendo avvenire la prima digestione nell’intestino.
I nemici del brachiosauro
Come possiamo essere certi dell’esistenza di nemici del brachiosauro? Sulle ossa fossilizzate del brachiosauro sono state rinvenute delle impronte, opera del Tseratozavr. Il nome Tseratozavr sta a significare “lucertola cornuta”. Questo dinosauro era prettamente un cacciatore, ma all’occorrenza, se inciampava in qualche cadavere, diveniva anche uno spazzino. Era d’aspetto minacciosissimo: la sua arma era una coda lunga sei metri, che utilizzava come una frusta contro i nemici. Sul naso era presente un piccolo corno, non si sa se a scopo difensivo o decorativo. Le fauci, enormi, si spalancavano a dismisura.
Il brachiosauro e gli altri tipi di dinosauri: come si difendevano
Diversi tipi di dinosauri, differenti modalità di difesa, a seconda delle loro caratteristiche fisiche.
Alcuni sostengono che il brachiosauro fosse solito alzarsi sulle zampe posteriori per poi “piombare” letteralmente sui propri nemici con tutto il suo ingente peso.
L’iguanodonte, altro dinosauro erbivoro, si serviva invece delle sue zampe anteriori, costituite da cinque dita. In particolar modo, era solito difendersi con il primo dito, posizionato a circa 90° rispetto alle altre, simile ad una spina.
Il triceratopo invece si serviva dei suoi corni, escrescenze del cranio, nonché del suo becco appuntito, molto somigliante a quello di un pappagallo. Oltretutto, la sua stazza pari a quella di un elefante e mezzo, incuteva un certo timore negli avversari.
Curiosità sul dinosauro più grande
Quando e dove è stato ritrovato il primo fossile di Brachiosauro? I primi resti sono stati ritrovati nel 1900 in Colorado occidentale, nel Grand River Valley. Elmer Rings, un paleontologo, ha dato il nome di “Brachiosaurus” a questa nuova specie, qualche anno dopo, nel 1903.
Un’altra curiosità sul dinosauro più grande: trascorreva la maggior parte della sua giornata a mangiare. Come sappiamo, arrivava anche a ingurgitare 1000 chilogrammi di verdura in una sola giornata. Per facilitare la digestione deglutiva delle pietre. Man mano che la quantità di cibo inghiottita aumentava, le pietre si usuravano. Dopodichè venivano rigettate dal brachiosauro stesso.
Dove vedere il brachiosauro
Ma dove vedere il brachiosauro? Il dinosauro più grande è stato oggetto di molte curiose rivisitazioni. La più celebre è senza dubbio il film di Steven Spielberg, Jurassic Park. Nella pellicola, però, il dinosauro dal collo lungo riusciva ad alzarsi in piedi sulle zampe posteriori, possibilità mai stata confermata dagli studiosi. Il suo nome, infatti, è stato utilizzato per identificare una fascia di asteroidi nominata “9954 Brachiosaurus”. Possiamo osservare uno scheletro completamente ricomposto nei minimi dettagli, considerato il più alto del mondo, nel Museo di scienze naturali di Berlino.
Attualmente è possibile vedere il brachiosauro anche annoverato alla collezione del Field Museum, che attualmente comprende una serie di reperti umani di origine egiziana e tibetana, una collezione di manufatti dei nativi americani e una smisurata collezione di dinosauri. a tal proposito non dimentichiamoci della presenza di Sue, l’esemplare di Tyrannosaurus più grande, ad oggi conosciuto.
Ma esistono tanti altri musei concernenti il mondo dei dinosauri, in cui possiamo ammirare il nostro amico dal collo lungo:
- The Children’s Museum of Indianopolis, Indiana, USA
- The Museum of Natural Sciences, Bruxelles, Belgio
- Royal Tyrrel Museum of Palaeontology, Alberta, Canada
- PaleoWorld Research Foundation, Montana, USA
- Dinosaur Adventure, Norfolk, Regno
- Jurassic Land, Istanbul, Turchia
- Natural History Museum, London, Regno Unito
- Dinosaurs Alive At King Island, Ohio, USA
- Dinosaur Park, Münchehagen, Germania
- Jurassic Park Discovery Centre, Universal Studios, Orlando, USA