Nel momento in cui ci accingiamo ad avviare le pratiche per la separazione o ad impegnarci in qualsiasi tipo di controversia legale, aldilà dei tempi, che generalmente non sono mai brevi, bisogna considerare anche i conseguenti costi.
Il calcolo della parcella di un avvocato, infatti, è un fattore da non trascurare assolutamente. Vediamo allora come è possibile preventivare la retribuzione per la sua prestazione e, eventualmente, contestare la sua parcella.
- Calcolo della parcella di un avvocato
- Come si calcola la parcella di un avvocato secondo il D.M.
- Le tabelle dei compensi professionali degli avvocati
- Preventivo dell’avvocato obbligatorio
- Come contestare la parcella dell’avvocato
Calcolo della parcella di un avvocato
Il calcolo della parcella di un avvocato fa riferimento alle tabelle dei compensi professionali degli avvocati, che aiutano a stabilire il valore di una controversia e quindi, di conseguenza, del compenso spettante al legale. Il margine d’interpretazione di molti aspetti, legati alla definizione del compenso, resta tuttavia ampio e molte scelte sono a discrezione dell’avvocato stesso.
Semplificando, un’attività legale prevede alcune fasi e per ciascuna è stabilito un compenso. Il calcolo della parcella dell’avvocato è dato quindi dalla somma dei compensi dovuti per le varie fasi che si succedono durante l’attività legale.
Bisogna calcolare che una procedura ordinaria prevede tendenzialmente quattro fasi:
– lo studio della controversia, per predisporre tutto ciò che serve a preparare l’eventuale contenzioso;
– la fase introduttiva del giudizio, necessaria per introdurre la causa e arrivare alla prima udienza;
– la fase istruttoria e/o di trattazione, ovvero le richieste di prova, l’interrogatorio delle parti e tutte quelle attività utili ad avere una conferma dei fatti mediante i mezzi istruttori;
– la fase decisionale, che comprende tutto ciò che riguarda l’attività difensiva, la pubblicazione della sentenza e le attività da espletare dopo il deposito della sentenza.
Come si calcola la parcella di un avvocato secondo il D.M.
Il valore di una controversia determina il valore del compenso da corrispondere al legale, seguendo il criterio degli scaglioni di valore. Ogni fase dell’attività legale esprime diversi importi per ogni diverso scaglione. Gli scaglioni, individuati dal Decreto Ministeriale, tengono in considerazione quasi sempre i seguenti range di valori, espressi in euro. utili per sapere come si calcola la parcella di un avvocato:
1) da 0,01 a 1.100,00
2) da 1.100,01 a 5.200,00
3) da 5.200,01 a 26.000,00
4) da 26.000,01 a 52.000,00
5) da 52.000,01 a 260.000,00
6) da 260.000,01 a 520.000,00
Nonostante i suddetti scaglioni, non è sempre semplice determinare il valore di una controversia, per buona parte affidato al buon senso e all’esperienza del legale stesso.
Le tabelle dei compensi professionali degli avvocati
Le tabelle dei compensi professionali degli avvocati, determinate dall’incrocio fra le fasi e gli scaglioni suddetti, sono le seguenti:
- Giudice di Pace;
- Giudizi Ordinari e Sommari di Cognizione avanti al Tribunale;
- Cause di lavoro;
- Cause di previdenza;
- Procedimenti per convalida locatizia;
- Atto di precetto;
- Volontaria giurisdizione;
- Procedimenti monitori;
- Procedimenti di istruzione preventiva;
- Procedimenti cautelari;
- Corte dei Conti;
- Corte d’Appello;
- Corte di Cassazione Civile, Magistrature superiori;
- Corte Costituzionale, Corte Europea, Corte di Giustizia UE;
- Esecuzioni mobiliari;
- Esecuzioni presso terzi, per consegna e rilascio;
- Esecuzioni immobiliari;
- Iscrizione ipotecaria, Affari tavolari;
- Dichiarazione di fallimento;
- T.A.R.,
- Consiglio di Stato;
- Commissione tributaria provinciale;
- Commissione tributaria regionale;
- Arbitrato;
- Assistenza stragiudiziale.
Capire quale tabella dovrà essere applicata al caso concreto necessita, ovviamente, di una discreta conoscenza dell’ordinamento giudiziario. Per ogni fase e scaglione è prevista una percentuale in aumento e una in diminuzione. Ad esempio una controversia il cui valore è stabilito come pari a 875,00 euro nello scaglione fra 5.200,00 e 26.000,00 euro può diventare 437,50 se diminuito al massimo valore o 1.575,00 se aumentato al massimo. Quali regole vengono seguite dai legali per determinare questi aumenti e diminuzioni? Ecco i parametri che vengono considerati nel determinare il compenso richiesto, considerando aumenti e diminuzioni:
– caratteristiche del caso;
– urgenza e pregio dell’attività prestata;
– importanza, natura e difficoltà dell’affare;
– condizioni soggettive del cliente;
– risultati conseguiti, numero delle questioni giuridiche e di fatto trattate e/o la loro complessità.
Preventivo dell’avvocato obbligatorio
Il preventivo dell’avvocato è obbligatorio a decorrere dal 29 agosto 2017 – data di entrata in vigore della L. n. 124/2017 – a prescindere da un’esplicita richiesta del cliente. Il legale è quindi tenuto a rendere noto al cliente il compenso per l’attività da svolgere preventivamente, distinguendo tra oneri, spese, anche forfettarie, e compenso professionale. Il preventivo della parcella dell’avvocato consente di evitare spiacevoli sorprese al cliente e lo stesso legale può evitare la contestazione giudiziale della parcella.
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Come contestare la parcella dell’avvocato
Qualora invece non fossimo provvisti di un preventivo scritto e dovessimo ricevere da parte del nostro legale una parcella spropositata e non in linea con i prezzi dei parametri del Foro, è possibile opporsi. Come contestare la parcella dell’avvocato? È possibile farlo rivolgendosi all’Ordine degli Avvocati, consegnando la propria contestazione di persona o tramite raccomandata A/R.
Spesso accade che l’Avvocato, sollecitato dall’Ordine, per non incorrere in un richiamo, nel suo stesso interesse scenda a compromesso con l’assistito. Ad ogni modo, in ogni caso, anche in quello di revoca. è obbligatorio retribuire l’avvocato per il lavoro svolto fino a quel momento.