Il rugby è un gioco appassionante, anche se di primo acchito può sembrare violento e rude. In realtà si tratta di uno degli sport di squadra più semplice, ma al contempo tra i più affascinanti e strategici, in cui è lo spirito sportivo a prevalere, come testimoniato dal famoso terzo tempo. Il campo da rugby, di forma rettangolare, è lo scenario su cui due squadre si sfidano nel riuscire a portare il pallone oltre la linea del campo avversario, facendo meta. Le dimensioni del campo da rugby devono essere comprese tra i 100 metri di lunghezza e i 70 di larghezza, i quali vengono suddivisi in due aree: la linea di metà campo, le due di meta, le due linee dei 22 metri. Sono inoltre presenti due porte, dalla caratteristica forma ad H in cui i pali laterali sono alti ben 4 metri, mentre quello traversale è posizionato a 3 metri di altezza.
Le regole del rugby
Un gioco apparentemente elementare, se non ci fosse un piccolo particolare a complicare tutto: il passaggio della palla può avvenire solo all’indietro – o lateralmente -, mentre per portare il pallone in avanti è necessario stringerlo tra le mani correndo o calciarlo. Le regole del rugby prevedono la possibilità di conquistare la palla attraverso i placcaggi, manovre tecniche intente a far cadere a terra l’avversario con possesso di palla, il quale può tentare di passarla prima di cadere. Nella sua versione più tradizionale questo sport schiera in campo quindici giocatori. La partita dura 80 minuti e la palla è di dimensioni ovali. Esistono diversi tipi di falli, di cui i principali consistono i placcaggi che colpiscono l’avversario o dal collo in su o che non ha il pallone. In tal caso l’arbitro fischia e la squadra che ha subito il fallo può scegliere tra tre azioni:
- Mischia ordinata: il pallone viene introdotto all’interno di una “gabbia umana” formata da otto giocatori per squadra che si spingono attraverso il contatto tra spalle e teste
- Calcio: se il fallo è avvenuto in posizione favorevole per poter provare a fare meta, il giocatore della squadra può provare a calciare la palla tra i due pali della porta
- Touche: è la rimessa laterale che prevede il rilancio della palla in campo da parte di un giocatore che viene sollevato in alto dai suoi compagni di squadra
Il 6 nazioni
Il più importante torneo internazionale del rugby a 15 si tiene ogni anno in un paese diverso tra quelli che si contengono il titolo. Si tratta del 6 nazioni, le cui origini risalgono addirittura al 1883, epoca in cui erano solo le quattro nazionali britanniche di Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia a sfidarsi. Successivamente il numero è arrivato a quello attuale con l’ingresso della Francia e, nel 2000, anche dell’Italia. Attualmente la squadra con più vittorie è l’Inghilterra, seguita dal Galles. La competizione dura sette fine settimana che solitamente si scelgono tra febbraio e aprile.
Giocatori di rugby in Italia
L’Italia ha una sua squadra nazionale di rugby che partecipa al Sei Nazioni portando alto l’onore del Bel Paese. I suoi componenti non saranno famosi come i calciatori, ma avrete sicuramente sentito parlare dei giocatori di rugby dell’Italia, primo tra tutti Sergio Parisse, capitano della Nazionale, passando per Simone Favaro, Leonardo Ghiraldini, Lorenzo Cittadini e Francesco Minto, alcuni dei nomi della nazionale di quest’anno. Senza dimenticare le vecchie glorie che non sono più attive ma hanno segnato la storia di questo sport nel nostro paese, come Martìn Castrogiovanni, Alessandro Troncon e Andrea Lo Cicero.
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