Scambiato per l’aspetto per un cucciolo di marmotta e per il suo verso speciale per un cane, il roditore di cui stiamo per parlare è un simpaticissimo e intelligente mammifero, conosciuto come cane della prateria domestico.
Perché si chiamano cani della prateria?
Cane della prateria: un roditore molto socievole
Come accogliere in casa un cane della prateria
Perché si chiamano cani della prateria?
Il cane della prateria è un roditore originario dell’America del Nord, diffuso in tutta la zona che va dal Messico al sud Dakota. È un animale diurno, ama mangiare e scavare immensi passaggi sotto terra.
Perché dei roditori simili a piccole marmotte – che infatti appartengono come loro alla famiglia delle Sciuridae – o a scoiattoli si chiamano cani della prateria?
Il nome deriva da un verso particolare che fanno gli esemplari grandi maschi quando fanno da vedetta sul territorio per proteggere i loro simili che giocano. Il verso assomiglia molto a un cane che abbaia… così tanto che i primi uomini bianchi che arrivarono da Est nelle praterie americane, sentendo il grido ma non vedendo gli animali, pensavano di essere circondati da cani selvatici e invece erano i piccoli roditori nascosti nell’erba!
Cane della prateria: un roditore molto socievole
Tra le caratteristiche distintive del cane della prateria ce n’è una che lo avvicina, ancora una volta, al suo soprannome: è un roditore molto socievole, sia con i suoi simili in natura, con i quali condivide un’intensa attività sociale, sia con i suoi padroni in cattività.
L’ideale per lui è avere almeno un compagno, per evitare di lasciarlo solo per tante ore al giorno. Sarà molto dolce, coccolone e giocherellone con lui. Non è raro vederli lavarsi a vicenda, come le scimmie. Anche con il padrone è molto affettuoso, ricerca il suo contatto e ama le coccole, cosa che non tutti si aspetterebbero da un piccolo roditore.
Un accorgimento però è d’obbligo: attenzione agli estranei. Il cane della prateria è un animale territoriale e questo va considerato anche se vive in ambiente domestico. In natura, il roditore è abituato a difendere il suo territorio contro i possibili aggressori e per questa ragione quando in casa arriva un estraneo alcuni di loro potrebbero avere un comportamento aggressivo, quindi è meglio che gli ospiti si muovano senza fretta e senza spaventarli. Non tutti gli esemplari sono uguali, però, e ci sono anche cani della prateria coccoloni con gli estranei quanto col padrone.
Come accogliere in casa un cane della prateria
Vediamo ora quali sono gli accorgimenti più importanti da avere quando si sceglie di adottare un cane della prateria domestico.
Il primo consiglio per chi vuole capire come accogliere in casa un cane della prateria è di fare attenzione alla sua alimentazione. È un animale che ama mangiare anche perché in natura vive in zone molto povere di cibo, quindi se è libero di mangiare a piacimento può soffrire di obesità. È un erbivoro e la migliore alimentazione per lui è il fieno fresco e in generale frutta e verdura, e tutti i cibi con molte fibre e pochi grassi. Fate attenzione a evitare noccioline, semi e biscotti e soprattutto non dategli cibi per conigli e criceti perché potrebbero essere per lui mortali.
Altra cosa molto importante da considerare è lo spazio: nonostante sia un animale di piccole dimensioni che difficilmente supera il chilo e mezzo di peso, ha bisogno di molto spazio per muoversi e a questo proposito si consiglia di costruire un recinto esterno alla casa e una gabbia interna molto grande, almeno di un metro quadro per animale.
Attenzione alla temperatura, perché il cane della prateria domestico soffre molto il caldo: meglio garantirgli una temperatura compresa tra i 20 e i 22 gradi ed evitare di esporre la gabbia al sole diretto.
L’ideale è allestire uno spazio nel quale possa circolare liberamente almeno 2 ore al giorno fuori dalla gabbia, ma sempre sotto sorveglianza perché potrebbe fare cose pericolose per sé e per gli altri, soprattutto rosicchiando mobili, cose velenose e cavi elettrici.