La foca monaca appartiene alla famiglia dei mammiferi pinnipedi. Si tratta di una specie sulla quale si è focalizzata l’attenzione di molte associazioni animaliste, poiché la foca è a rischio di estinzione. L’animale si caratterizza per il corpo allungato e cilindrico, protetto da uno strato adiposo e da una pelliccia impermeabile. Si muove grazie alle due pinne anteriori e a un’unica pinna posteriore che ha preso il posto degli arti. La foca monaca può raggiungere un peso di 320 kg e una lunghezza di oltre due metri. Ha un muso particolarmente dolce e buffo per la presenza di lunghi baffi detti vibrisse.
Dove vive la foca monaca
La foca monaca può stare tranquillamente sia sulla terra ferma sia in mare, anche se gran parte della sua vita si svolge in acqua. Dove vive la foca monaca? Un tempo abitava tutto il Mediterraneo, il Mar nero e alcune zone della costa atlantica di Spagna e Portogallo. Purtroppo, questo bellissimo esemplare di foca veniva catturato in passato per essere esibito in pubblico, attività che ha notevolmente ridotto il suo habitat.
Oggi la foca monaca sopravvive solo in alcune zone del Mediterraneo, principalmente in Grecia, Croazia e Turchia. L’unico luogo in cui è possibile parlare di una colonia è la Mauritania a Capo Blanco. Sporadicamente, le foche monache continuano ad essere avvistate su tutte le coste mediterranee, anche in Italia.
La foca monaca mediterranea
Quando deve riprodursi, la foca monaca si avvicina alla costa, alla ricerca di spiagge isolate, grotte o anfratti, dato che partorisce e allatta i suoi cuccioli fuori dall’acqua. Trascorre il resto del suo tempo in mare, nutrendosi principalmente di molluschi, crostacei e pesci.
Sulla terra ferma la foca monaca mediterranea è molto goffa e riesce a compiere solo pochi movimenti. In acqua, invece, è una grande nuotatrice e in grado di percorrere decine di chilometri per cercare cibo. A questo scopo, può immergersi fino a 90 metri di profondità.
Questo esemplare di foca è molto longevo e può vivere fino a 30 anni.
Perché si chiama così la foca monaca?
La foca monaca era conosciuta sia dai greci che dai romani. Per i primi era un animale sacro e amato sia da Apollo, dio del sole, sia da Poseidone, divinità del mare. I romani invece, erano soliti chiamarla “vecchio di mare”.
Questo animale antico e bellissimo ha oggi un nome insolito e molti ignorano perché si chiama così la foca monaca. La risposta è legata al colore del mantello, che ricorda il saio dei monaci. La pelliccia di questo animale è nera negli esemplari maschili e marrone o grigio scuro nelle femmine. Nel ventre, la tonalità del pelo si schiarisce e nei maschi può essere completamente bianca.
Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, oggi si contano solo 700 esemplari di foca monaca, un numero preoccupante che l’ha resa una specie protetta. In Italia questo è avvenuto con una legge del 1992.