Sono considerate carni rosse quelle di bovino, vitello, manzo, bue, vacca, cavallo, puledro, ovino, suino e caprino. In genere le carni vengono suddivise sulla base del colore assunto dopo la fase di macellazione: scopri anche quali sono le carni bianche.
La carne rossa fa male?
Come per altri alimenti, vale il consiglio del “consumarla sì, ma con moderazione”. Diversi studi hanno dimostrato alcuni pericoli dovuti a un eccessivo consumo di carni rosse, in particolare legati all’aumento del rischio di patologie cardiache e del cancro di colon-retto, fegato e prostata. Il medesimo discorso vale per le carni lavorate, cioè quelle carni che vengono trasformate attraverso processi di stagionatura, salatura, fermentazione o affumicatura, ad esempio i wurstel, gli insaccati, la salsiccia, la carne in scatola.
Per quanto riguarda il consumo di carne rossa, è consigliato seguire questi tre suggerimenti:
- scegliete i tagli più magri (oppure rimuovete tutto il grasso visibile);
- consumatela con moderazione;
- preparatela in modo adeguato (limitate sale e grassi aggiunti e prestate attenzione alle temperature elevate in quanto causano lo sviluppo di pericolosi sottoprodotti cancerogeni).
Ogni quanto mangiare la carne rossa?
È consigliato ridurre la quantità di carne rossa consumata a massimo due volte alla settimana (le autorità sanitarie suggeriscono fino a tre porzioni/settimana). Per una porzione si intende una quantità di 70 grammi circa. È preferibile consumarla insieme a un contorno a base di verdure.
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