La cellulite si manifesta in tre stadi di gravità. La cellulite fibrosa, quella di cui ci occuperemo in questo articolo, è il secondo stadio. Iniziamo però col chiarire cos’è la cellulite.
Ormai ogni donna sa di cosa si tratta e come la si riconosce ma il perché e come si forma è a molte ancora poco chiaro.
In gergo medico, la cellulite viene denominata pannicolopatia fibro-edematosa ed è una vera e propria patologia di tipo circolatorio che colpisce con più facilità le donne. Si tratta di un’infiammazione che coinvolge le cellule adipose che servono come riserva energetica all’organismo: quando si verifica il rallentamento del microcircolo, queste riserve di grasso non vengono bruciate e ostruiscono i capillari che trasudano plasma e infiammano il tessuto adiposo con conseguente ritenzione di liquidi. Ed ecco che la pelle assume l’aspetto a buccia d’arancia, che nei casi più gravi viene definito a materasso.
Caratteristiche della cellulite fibrosa
La cellulite fibrosa di forma per un fenomeno chiamato glicazione del collagene. Le fibre di collagene si associano a molecole di glucosio e intrappolano le cellule di grasso che non vengono smaltite dall’organismo. Queste si ingrossano e formano piccoli noduli, spesso accompagnati da capillari dilatati. La pelle inizia a perdere tono ed elasticità e si nota – anche senza “strizzare” la pelle tra due dita – l’effetto buccia d’arancia.
La cellulite fibrosa – che compare prevalentemente su cosce e glutei – è piuttosto difficile da eliminare, è dolorosa e rende la pelle dura e gonfia, arrivando in alcuni casi a farle assumere un colore violaceo.
Si manifesta soprattutto in persone sedentarie e in quelle che hanno un’alimentazione scorretta ma le cause possono essere molte altre:
- cattiva circolazione
- ritenzione idrica
- predisposizione genetica
- menopausa
- disfunzioni ormonali
Come combattere la cellulite fibrosa
La cellulite fibrosa si può combattere con cicli di massaggi che aiutino a riattivare il sistema circolatorio e favoriscano l’ossigenazione dei tessuti, come ad esempio il massaggio endodermico: un trattamento decongestionante che agisce sul tessuto connettivo più profondo mediante rulli e piccole coppette aspiranti. Un’altra soluzione molto efficace è il trattamento con il laser LED a bassa intensità che aiuta a ridare compattezza ai tessuti. Questo va associato a una miniliposcultura, un trattamento estetico che aspira il grasso nelle zone in cui c’è accumulo adiposo e prevede il passaggio di una sonda laser che ristruttura i tessuti.
I trattamenti estetici di per sé non possono fare molto però. È importante abbinare un’alimentazione equilibrata che preveda l’assunzione di cibi ad alto contenuto di flavonoidi e sostanze ossidanti, come la frutta e la verdura di colore giallo, rosso, viola e arancione. Un’ottima idea, soprattutto per la bella stagione, è preparare centrifugati di frutta e verdura. Assolutamente da evitare cibi grassi, fritti e junk food.
Fondamentale è combinare a una dieta corretta un’attività fisica costante da svolgere 2-3 volte a settimana. Quella in acqua è l’ideale perché il movimento dell’acqua crea un massaggio continuo che attiva la microcircolazione linfatica. In questo articolo trovate altri suggerimenti per combattere la cellulite con l’attività fisica: Gli sport anticellulite.