I cani sono una passione, chiunque ne abbia uno in casa lo sa bene. Ma per alcuni possono diventare anche una possibilità di carriera, una possibilità che si è fatta sempre più concreta negli ultimi anni. Essendosi sviluppata una sempre maggior attenzione alla cura di questi animali domestici, a sua volta si è creata una domanda crescente per figure professionali prima inesistenti, o meno diffuse, in tutti gli aspetti che vanno dalla salute dei cani alla loro educazione. Fare di una passione un mestiere richiede tuttavia studio e determinazione.
Oggi vi parliamo quindi della professione di educatore cinofilo, e scopriamo insieme qual è il percorso professionalizzante che conduce poi alla pratica.
Cosa fa un educatore cinofilo
Si fa spesso confusione tra la professione di educatore e quella dell’istruttore: è necessario dunque fare un po’ di chiarezza tra le due figure per capire esattamente cosa fa un educatore cinofilo. Di base l’educatore cinofilo si occupa di assistere il proprietario di un cane nell’orientare i vari comportamenti dell’animale al fine di gestirlo meglio e di favorirne l’inserimento all’interno della famiglia o del branco. Insomma si tratta di una figura di mediazione il cui scopo è quello di insegnare a cane e padrone come vivere insieme, come gestire comportamenti aggressivi del cane o cosa fare quando quest’ultimo disobbedisce. Il tutto per riuscire a creare una forma di convivenza pacifica e serena.
Diventare educatore cinofilo
La passione e l’amore per i cani è senza dubbio un prerequisito essenziale a tutti coloro che vogliono intraprendere la professione, ma purtroppo da soli non bastano. Per diventare educatore cinofilo è richiesta la frequentazione di corsi specifici e il superamento di un esame finale. Per aiutare i neofiti ad orientarsi nel ginepraio dei mille corsi disponibili è consigliato consultare approfonditamente il sito internet dell’Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili, dove sono indicate le scuole certificate che organizzano i corsi specifici per ottenere la qualifica di educatore cinofilo. Di solito si parte con un corso base, dove vengono insegnate competenze teoriche e pratiche di base. L’attestato rilasciato alla fine del corso è sufficiente per cominciare a fare le prime esperienze lavorative e per accedere ai corsi di specializzazione di livello superiore, dove vengono insegnate abilità più specifiche come la pet therapy, il work nose e le tecniche di obbedienza.
Sbocchi lavorativi
Quello di educatore cinofilo è un mestiere che offre diversi sbocchi lavorativi, essendoci una generale tendenza all’aumento della richiesta per questa figura professionale negli ultimi dieci anni. Come in tutte le professioni, però, per farsi strada è necessaria una buona dose di intraprendenza. È necessario innanzitutto proporsi alle strutture cinofile già esistenti e attive sul territorio inviando curriculum e attestato di qualifica da educatore cinofilo. I più intraprendenti possono tentare di imporsi come liberi professionisti, scelta più rischiosa ma alle volte anche più remunerativa. In questo caso è necessaria dimestichezza con l’autopromozione, tramite i social e le agenzie pubblicitarie sul territorio. Si consiglia anche di offrire servizi aggiuntivi, come il dogsitting, magari creando dei pacchetti di offerta.