Se il tuo sogno è lavorare dall’altra parte della cattedra, ecco cosa devi fare per diventare insegnante.
Attualmente il sistema italiano è piuttosto complesso e il percorso è abbastanza lungo perché richiede, almeno nel caso della scuola secondaria di primo e secondo grado, ben due titoli: accesso all’insegnamento e abilitazione all’insegnamento.
Accesso all’insegnamento
I titoli di accesso all’insegnamento variano in base alla tipologia di scuola in cui si desidera insegnare.
Scuola dell’infanzia e Scuola primaria
È richiesta Laurea in Scienze della formazione primaria o Diploma magistrale/Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002.
Chi ha ricevuto il diploma dopo il 2002, deve conseguire una Laurea in Scienze della formazione primaria ed è obbligato a frequentare un tirocinio di 600 ore da svolgere durante l’anno accademico. Il tirocinio può essere diretto (svolto all’interno di scuole convenzionate ) o indiretto (svolto in università tramite corsi e laboratori guidati da un tutor).
Scuola secondaria di I e II grado
Per insegnare in una scuola secondaria di primo e di secondo grado occorre avere uno dei seguenti requisiti:
- Laurea di Vecchio Ordinamento o Laurea Specialistica
- Diploma Accademico di II livello, Diploma di Conservatorio o Diploma di Accademia delle Belle Arti
- Diploma ISEF (per l’insegnamento dell’Educazione Fisica)
- Diploma di Scuola Superiore (per insegnamenti tecnici e pratici)
Il titolo di studio deve essere integrato con l’abilitazione all’insegnamento.
TFA Tirocinio Formativo Attivo ovvero Abilitazione all’insegnamento
L’abilitazione all’insegnamento è un corso formazione a numero chiuso della durata di un anno e prevede 1500 ore in aula per il conseguimento di 60 crediti formativi complessivi – relativi la materia o il gruppo di materie che si desidera insegnare – e 475 ore di tirocinio nelle scuole con affiancamento da parte di un insegnante di ruolo.
Al termine del corso si svolge l’esame di abilitazione all’insegnamento. Con questo titolo è possibile insegnare nelle scuole private e parificate, iscriversi nelle graduatorie per le supplenze nelle scuole pubbliche e, ovviamente, partecipare ai concorsi per l’inserimento di ruolo.
È necessario specificare che il TFA non si può svolgere in concomitanza con un percorso di dottorato di ricerca e durante la frequentazione di un corso magistrale per diventare insegnante di sostegno.
Come funzionano le graduatorie dei docenti
Il reclutamento dei docenti avviene sempre tramite graduatoria, divisa in tre sezioni:
Graduatoria ad esaurimento
In questa graduatoria sono iscritti tutti i docenti provvisti di abilitazione. È su base provinciale e viene aggiornata ogni tre anni in base alle modifiche di titoli e posizioni. È chiusa all’inserimento di nuovi nominativi perciò è destinata ad esaurirsi con il passare degli anni.
Graduatoria di merito
In questa graduatoria sono inseriti tutti i docenti vincitori di concorso a cattedra.
Graduatoria di istituto
Questa graduatoria è suddivisa a sua volta in tre fasce:
- comprende tutti i docenti iscritti a pieno titolo o con riserva nella graduatoria di merito
- comprende tutti i docenti con abilitazione ma non presenti nella graduatoria di merito
- comprende tutti i docenti non abilitati ma in possesso dei requisiti stabiliti per accedere all’insegnamento. Fino al 2020, in questa fascia rientrano tutti i neolaureati senza abilitazione.
Le novità per il 2018: il FIT sostituirà l’abilitazione all’insegnamento
Se attualmente il TFA è l’unico corso possibile per ottenere l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie, il sistema è destinato a cambiare entro il 2018 con la riforma della Buona Scuola che prevede un nuovo percorso per chi vuole diventare insegnante.
Con la nuova normativa chi desidera diventare docente deve superare un concorso pubblico nazionale, indetto ogni due anni su base regionale o interregionale. Per partecipare è necessario aver conseguito una laurea magistrale o vecchio ordinamento e 24 crediti formativi nelle discipline antropo-psico-pedagogiche.
Chi supera il concorso accede a un percorso triennale di formazione iniziale. Al termine del primo anno si consegue il diploma di specializzazione mentre durante il secondo e terzo anno si completa la preparazione professionale con un tirocinio diretto e con la graduale assunzione di funzioni di docente. L’intero percorso formativo, chiamato FIT, è retribuito in modalità via via crescente.
La supplenza annuale durante il terzo anno di FIT viene valutata come anno di prova a i fini dell’immissione in ruolo.
Questo è il nuovo percorso previsto dalla riforma della Buona Scuola per chiunque desideri diventare insegnante.
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