La filiera corta solidale è una rete che racchiude tutte quelle attività che vanno dal produttore al consumatore secondo i principi di freschezza e stagionalità del prodotto, di sostenibilità ecologica, di agricoltura ecosostenibilie, di alimentazione naturale e di consumo critico. Alla sua base vi è la volontà di diffondere pratiche di acquisto responsabile, dove non si applicano prezzi aggiuntivi previsti dalle filiere alimentari più lunghe e complesse.
In parole semplici, la filiera corta solidale permette di acquistare direttamente dal produttore, avendo la certezza di poter accedere a prodotti assolutamente genuini e abbattendo i costi legati alla distribuzione e alla conservazione degli alimenti. È definita solidare perché pone l’accento sulla salvaguardia ambientale, sulla salute e sull’aspetto sociale ed etico delle attività economiche.
Il significato di filiera
La filiera può essere agro-alimentare, tecnologica o industriale. In pratica, indica l’insieme di quelle attività che sono alla base del processo di produzione e distribuzione dei prodotti e tutte quelle aziende che si frappongono tra il produttore e il consumatore. Questo significato di filiera si attribuisce all’agronomo francese Louis Malassis.
Oggi il temine filiera include anche tutta una serie di controlli sull’origine e sulla trasformazione dei prodotti, legiferati dalle normative nazionali ed europee, che hanno lo scopo di garantire i prodotti finali e la sicurezza per i consumatori.
Le filiere possono essere più o meno complesse, in base al numero di attività che esse includono e che possono influire anche sul costo finale del prodotto. Per questo, una filiera corta tiene conto di un numero ridotto e circoscritto di intermediari o può addirittura prevedere il contatto diretto tra produttore e consumatore.
La filiera corta alimentare
La filiera corta solidale si realizza spesso in ambito alimentare. Come esempio, si possono prendere in considerazione i mercatini contadini o i sempre più diffusi GAS, cioè “gruppi di acquisto solidale”.
I GAS, ormai presenti in tutto il territorio nazionale, sono composti da persone che condividono la spesa, con l’obiettivo di avere accesso a prodotti sani e naturali, abbattendo i costi, riducendo gli spostamenti e l’impatto ambientale.
La filiera corta alimentare si sviluppa prevalentemente in ambito ortofrutticolo, lattiero-caseario e animale. I prodotti privilegiati in questo sistema ecosostenibile sono, infatti, frutta e verdura, latte e formaggi e le carni, di cui si possono conoscere perfettamente non solo l’origine, ma anche le modalità di coltivazione e allevamento, così come l’assenza di concimi chimi o di steroidi pericolosi per la salute.
I vantaggi della filiera breve
Basare la propria alimentazione sui prodotti derivanti dalla filiera corta comporta sicuramente notevoli vantaggia per il consumatore, sia da un punto di vista qualitativo che economico.
La filiera breve, infatti, è l’unica che può garantire al 100% la distribuzione di prodotti totalmente biologici, freschi e genuini, tipici del proprio territorio. Si conosce la storia dei cibi che si portano a tavola, le tecniche di produzione e l’etica del lavoro dei produttori. Il risparmio economico è dovuto, invece, all’abbattimento dei costi di trasporto, imballaggio o conservazione.
Oltre alla salute, la filiera corta è importante anche per l’ambiente: inquina poco e valorizza le coltivazioni e gli allevamenti che rispettano il territorio, la biodiversità e le tipicità locali.