La resina è una sostanza organica di colore dal giallo al marrone, prodotta dalla secrezione di alcune piante conifere tra cui larici, pini e abeti o di latifoglie, come ficus e faggi per proteggere il vegetale dall’aggressione di funghi e insetti. È trasparente, inodore o lievemente aromatica, insolubile in acqua ma solubile in alcol, etere, cloroformio e idrocarburi. Grazie alle sue svariate proprietà, è impiegata in campo industriale e artistico, con molteplici scopi e usi differenti: quali? E come lavorare la resina?
Resine vegetali e resine artificiali
Quando si parla di lavorazione della resina bisogna risalire all’antichità, quando cinesi, giapponesi ed egiziani impiegavano le resine vegetali per preparare lacche e vernici. Da allora a oggi, usi e metodi di lavorazione sono cambiati ma da sempre le resine vegetali hanno grande impiego in ambito artistico, specialmente per preparare leganti in miscele con oli siccativi, pigmenti, oppure mordenti per l’incollatura di lamine d’oro e tinture.
Ad oggi, gli usi di questo materiale sono particolarmente variegati, anche grazie allo sviluppo delle resine artificiali e dei loro variegati impieghi, dalla realizzazione di materiali edilizi alla purificazione dell’acqua, dalla produzione di colle per adesivi alla produzione artistica di figure plastiche, dalla realizzazione di componenti per il restauro all’impiego come materiale per i pavimenti e i rivestimenti industriali.
È molto diffuso l’utilizzo di questo materiale per la creazione di manufatti e gioielli in resina, anche fai da te, per i quali si impiega solitamente la resina acrilica, caratterizzata dalla semplice modellabilità. La resina acrilica è un liquido trasparente che può essere colorato mediante l’aggiunta di pigmenti e versato in uno stampo per dargli la forma voluta.
Gioielli in resina
Cerchiamo di capire come lavorare la resina per creare ciondoli e gioielli.
Innanzitutto, bisogna procurarsi tutto il materiale in un negozio di articoli per fai da te oppure in internet.
La resina è solitamente venduta in due flaconcini, il primo con la resina acrilica e il secondo con l’addensante. Sul mercato è nota come resina bicomponente o lacca cristallo.
Altro materiale utile da procurarsi:
– uno o più stampi in silicone;
– una lima per unghie o un foglio di carta vetrata;
– carta da giornale per ricoprire il piano da lavoro;
– bicchieri di plastica;
– guanti da lavoro da indossare mentre si crea il gioiello;
– spatole per mescolare;
– ganci di metallo;
– materiali decorativi da inserire nel gioiello, come fiori secchi o sintetici, perline, conchiglie, fili colorati, piccole pietre, brillantini, adesivi, glitter e materiali di recupero di vario genere.
Per realizzare il gioiello, si deve prima di tutto mescolare il contenuto dei due flaconcini e lasciarlo a riposo per circa 15 minuti. Poi si versa con delicatezza mezza quantità di resina negli stampi, si aggiunge la decorazione centrale, e si ricopre con altra resina, riempiendo lo stampo fino al bordo. Sempre in questa fase in cui la resina è ancora liquida, non dimenticate di inserire il gancetto che servirà ad appendere il ciondolo o la graffetta per creare la spilla, o altri agganci previsti dal gioiello che state creando. La resina dovrà indurirsi per uno o due giorni, dopo i quali potrete estrarre il materiale dallo stampino e limarlo, se necessario, con la carta vetrata o la limetta per unghie.
Il gioiello ora è pronto per essere montato su collane, portachiavi, orecchini e spille.
Provare per credere!