Corre l’anno 1974 e il professore di architettura e scultore ungherese Ernő Rubik crea il primo prototipo di uno dei giochi più famosi del mondo: il cubo magico, poi denominato cubo di Rubik.
Il cubo è stato inizialmente progettato dal suo inventore con scopi didattici, prendendo piede tra i matematici ungheresi che erano interessati alle questioni statistiche e teoriche poste dal puzzle. Oltre al diverso target, aveva anche un altro aspetto rispetto a quello odierno: era monocolore, di legno e con gli angoli smussati.
Nel 1975 Rubik brevetta il cubo così come lo conosciamo oggi e ne affida la diffusione alla casa produttrice di giocattoli Polithechnika.
Da allora il puzzle colorato ha fatto moltissima strada, per finire nelle case di adulti e bambini di tutto il mondo, accomunati da un’unica domanda: come risolvere il cubo di Rubik?
Risolvere il cubo magico con il metodo a strati
Per arrivare alle mosse adatte per affrontare la sfida del cubo di Rubik, il metodo più diffuso suddivide i procedimenti in 7 passaggi, che completano il cubo come se a ogni suo strato corrispondesse il piano di un palazzo, dal basso verso l’alto.
Il primo passaggio da fare è la scelta del colore della faccia da cui iniziare. Molti tutorial suggeriscono di cominciare con il bianco, perché è il colore che risalta di più quando le tessere sono tutte mescolate tra loro.
Primo passaggio: il punto di arrivo delle prime mosse è costruire una croce bianca sul primo strato, sistemando in modo corretto i quattro spigoli bianchi.
Secondo passaggio: l’obiettivo è completare il primo strato, combinando correttamente i suoi quattro angoli bianchi.
Terzo passaggio: il punto di arrivo è quello di completare il secondo strato, sistemando in maniera giusta i quattro spigoli del secondo strato.
Quarto passaggio: l’obiettivo è orientare in maniera corretta i quattro spigoli del terzo strato, per creare una croce sullo strato superiore.
Quinto passaggio: il punto di arrivo è completare la faccia superiore, orientando gli angoli dell’ultimo strato senza modificare l’orientamento degli spigoli.
Sesto passaggio: è orientato a posizionare in maniera corretta gli angoli dell’ultimo strato, senza modificare l’orientamento di spigoli e angoli.
Settimo e ultimo passaggio: è il passaggio finale, quello che completa il cubo posizionando gli spigoli dell’ultimo strato in modo corretto, senza modificare quanto finora è stato raggiunto.
Cubestormer 3
Come risolvere il cubo di Rubik con il metodo strato per strato? Il primo ingrediente è una dose abbondante di pazienza!
C’è però una scappatoia degna di nota, progettata dopo un lavoro di 18 mesi da una coppia di ingegneri inglesi: il Cubestormer 3, un robot fatto di Lego (assemblando diversi kit Lego Mindstorm) che, combinato con un Samsung Galaxy S4, è in grado di risolvere il cubo di Rubik in poco più di 3 secondi.
I suoi creatori sono David Gilday, ingegnere presso ARM, e il suo amico Mike Dobson e vorrebbero progettare una quarta edizione del Cubestormer che risolva le mosse necessarie in modo più preciso e più veloce.