Con l’espressione Occhio di Falco, in inglese Hawk-Eye, si intende un sistema di moviola impiegato durante alcune attività sportive come il tennis o il cricket. Il suo compito principale è riprodurre la traiettoria della palla, indicando il percorso che statisticamente ha seguito per decretare se sia fuori o dentro. L’Occhio di Falco per il tennis è stato sviluppato nel 2001 dagli ingeneri della Roke Manor Research Limited e poi commercializzato da una compagnia creata appositamente, la Hawk-Eye Innovations Ltd. Oggi questo sistema può essere acquistato per un torneo, ma anche affittato dalla stessa società che ne detiene i diritti.
- Come funziona l’Occhio di Falco
- L’Occhio di Falco nel tennis e l’errore marginale di 3,6 mm
- L’Occhio di Falco su terra rossa
Come funziona l’Occhio di Falco
Questa tecnologia si basa sul principio della triangolazione e prevede l’installazione di almeno quattro telecamere ai lati del campo da gioco. I video e le immagini registrate vengono poi controllati dal sistema per valutare se una palla sia valida o meno. Durante questa valutazione, vengono analizzati i pixel della palla per calcolarne la sua effettiva posizione. Inoltre, utilizzando i frame inviati dalla telecamera, non solo viene ricostruito il percorso della palla, ma ne viene anticipato l’andamento futuro e il punto del campo da gioco che andrà a colpire.
L’Hawk-Eye è stato utilizzato per la prima volta durante un match tra la Nazionale di cricket inglese e quella del Pakistan su Channel 4. In questa occasione, è stato possibile osservare come funziona l’Occhio di Falco e la sua utilità in caso di dubbi da parte dell’arbitro o degli stessi tennisti.
L’Occhio di Falco nel tennis e l’errore marginale di 3,6 mm
Occhi di Falco è entrato a far parte a tutti gli effetti del mondo del tennis. Il suo primo ingresso è datato 2006 alla Hopman Cup. Il suo utilizzo è stato ritenuto necessario a seguito delle vicende legate all’Us Open 2004 e in particolare al match tra Serena Williams e Jennifer Capriati, quando ci furono alcune chiamate ai danni della tennista Serena. L’episodio ha portato a ritenere che fosse d’obbligo l’introduzione di una tecnologia in questo sport.
Nonostante il costo molto elevato che consente l’utilizzo di questa tecnologia solo nei tornei più esclusivi, si può parlare dell’Occhio di Falco nel tennis e dell’errore marginale di 3,6 mm, un dato ritenuto dall’ITF accettabile, ma considerato intollerabile da altri sportivi.
L’Occhio di Falco su terra rossa
La discussione intorno all’Hawk-Eye riguarda anche il suo utilizzo sulla terra. In particolare, ci si chiede se convenga impiegare l’Occhio di Falco sulla terra rossa. Attualmente in questi campi non viene utilizzata la tecnologia inglese, poiché la terra permette di vedere chiaramente dove è avvenuto il rimbalzo della pallina. Tuttavia, dopo diversi episodi e alcuni errori di arbitraggio ci si chiede se sia effettivamente il caso di ricorrere a questo sistema, molto costoso e oggi impiegato solo nei tornei più importanti. A frenare sono principalmente i costi che l’Hawk-Eye implica e la bassa percentuale di errori umani. Inoltre, è stato dimostrato che di tutte le chiamate fatte dai tennisti per chiedere un challenge, solo il 25% ha dato ragione ai giocatori. L’Occhio di Falco comporterebbe solo un piccolo miglioramento a fronte di pesanti costi.