Il Bacillus rossii, comunemente chiamato insetto stecco, è considerato una delle stranezze della natura per la sua somiglianza a un piccolo ramo. Questa caratteristica lo rende capace di mimetizzarsi nella vegetazione.
Ma cosa mangia l’insetto stecco? E ancora, quali sono le sue peculiarità principali? Scopriamole e vediamo se e come è possibile allevarlo in casa.
Se t’interessa, invece, qui puoi scoprire cosa mangia il geco.
- Cos’è l’insetto stecco e il ritorno dell’insetto stecco gigante
- L’insetto stecco d’allevamento
- Cosa mangia l’insetto stecco in natura e l’alimentazione dell’insetto stecco d’allevamento
Cos’è l’insetto stecco e il ritorno dell’insetto stecco gigante
Gli insetti stecco appartengono all’ordine dei Fasmoidei, dal greco “phasma” ovvero “fantasma”, per la loro straordinaria capacità di mimetizzarsi nella vegetazione, un’abilità che permette loro di sottrarsi astutamente al nemico: non solo in virtù della loro forma, così simile a un piccolo ramo, ma anche per la capacità di assumere tinte analoghe all’ambiente in cui si trovano. La colorazione varia durante lo scorrere della giornata, in quanto è chiara durante il giorno e diventa scura di notte per assicurare una perfetta mimetizzazione con l’ambiente circostante.
L’insetto stecco ha un capo piccolo dotato di antenne, mentre solitamente le zampe sono lunghe tanto quanto il corpo. Un’altra arma di difesa di questo animale è la loro imperturbabilità: infatti, non reagiscono mai tentando di fuggire o difendersi, ma continuano a rimanere perfettamente immobili. Se poi vengono toccati sulla parte inferiore delle zampe, cadono in uno stato di rigidità.
L’insetto stecco è attero, ossia privo di ali, e, mentre le femmine possono raggiungere gli undici centimetri, i maschi sono più piccoli e piuttosto rari. La maggior parte degli insetti della famiglia dei Fasmodei è di origine tropicale, ma solo il Bacillus rossi si è diffuso sino all’Europa. Questo strano insetto vive nel Mediterraneo nord-occidentale, soprattutto in Spagna, Francia meridionale e nella penisola balcanica. In Italia, invece, si trova nel Meridione.
Curiosità: circa un secolo fa, presso l’isola di Lord Howe, si ipotizzò che l’insetto stecco gigante si fosse estinto, perché tutti gli esemplari esistenti erano stati divorati da un gran numero di ratti. Qualche anno fa, nel 2011, a pochi chilometri da questo luogo, è stato rinvenuto un insetto molto simile all’insetto stecco gigante. Inizialmente si era pensato che si trattasse di una semplice somiglianza. Successivamente si è poi scoperto che i DNA dei due insetti differivano in realtà di meno dell’1%.
L’insetto stecco d’allevamento
Per prendersi cura di un insetto stecco d’allevamento bisogna prima di tutto preparare uno spazio adatto ad ospitarlo, garantendogli un giusto grado di umidità e una corretta alimentazione. È necessario procurarsi una vasca o un acquario, le cui dimensioni minime devono essere cinquantacinque centimentri per l’altezza, cinquanta per la larghezza e trentasette per la profondità. Queste misure valgono, ovviamente, per un allevamento composto da massimo quindici insetti adulti. Più grandi diventano, più lo spazio deve ampliarsi per consentire loro libertà di movimento, per cui sarà poi consigliabile optare per dei contenitori più grandi. Sopra al contenitore, per evitare la loro fuoriuscita, è consigliabile applicare una rete di sicurezza. Uno spuzzino riempito di acqua a temperatura ambiente ci aiuterà, invece, a mantenere l’habitat umido.
Cosa mangia l’insetto stecco in natura e l’alimentazione dell’insetto stecco d’allevamento
L’alimentazione dell’insetto stecco è molto semplice. Ma di preciso, cosa mangia l’insetto stecco? Questo si nutre soprattutto di foglie di rovi, ma anche di foglie di felce, quercia, edera e rosa.
Se ci si occupa di un insetto stecco d’allevamento, è bene raccogliere le foglie nelle ore più fresche della giornata, eliminando i germogli, i frutti, i fiori e le foglie appassite. Il cibo per l’insetto stecco deve essere lavato, ben asciugato e controllato per eliminare eventuali parassiti.
Oltretutto dobbiamo prestare particolare attenzione quando questi insetti sono piccoli: infatti, in questo caso, bisogna avere particolare premura nell’asciugatura delle foglie, in quanto, dal momento che il loro apparato respiratorio risiede nella pancia, se si appoggiassero su una foglia grondante d’acqua, inalerebbero quest’ultima e si strozzerebbero.
In natura, invece, se l’insetto stecco nasce su una determinata tipologia di pianta, di cui mangerà la foglia appena nato, prediligerà sempre quel dato genere di pianta, per tutta la vita. Inoltre, curiosamente, la sua propensione sarà quella di raggiungere il punto più alto possibile.