Negli ultimi anni aprire un ristorante è diventato il sogno di molti. Sarà che il nostro Paese vanta una delle cucine più apprezzate del mondo o che noi italiani amiamo i momenti di convivialità intorno a una bella tavola, fatto sta che c’è sempre più voglia di lanciarsi nel mondo della ristorazione.
Essere bravi cuochi o grandi appassionati di cucina purtroppo non basta: bisogna avere ottime doti manageriali, metterci amore e entusiasmo e, soprattutto, essere dei buoni padroni di casa.
Ma oltre a tutto questo, cosa serve per aprire un ristorante?
Anzitutto le idee chiare. C’è da individuare che tipo di ristorante si desidera aprire – piccolo, grande, a conduzione familiare – e quale cucina offrire. La ristorazione italiana e internazionale offrono numerose opportunità ed è importante scegliere quella giusta, in base alle proprie competenze ma anche al contesto in cui si trova il locale.
Altra cosa fondamentale, la brigata di cucina. Scegliere uno staff preparato, efficiente e affiatato, che sappia far uscire dalla cucina piatti curati nei dettagli decreterà il vostro successo.
Inoltre, un elemento da non dimenticare mai è la comunicazione. Vero che i ristoranti lavorano molto con il buon vecchio passaparola, ma perché non affiancargli anche i potenti mezzi del web?Ormai chiunque possiede uno smartphone e indovinate qual è il sito più visitato ogni giorno?Facebook, ovviamente.
Per un ristorante, una pagina Facebook costantemente aggiornata e con contenuti interessanti è un ottimo biglietto da visita. Lo stesso vale per ilprofilo Instagram, il Social Network delle immagini, perfetto per mostrare i propri piatti e il proprio locale.
E dato che stiamo parlando di ristoranti non si può dimenticare Tripadvisor. Funziona come il passaparola ma online. Ecco perché è così importante imparare a gestire le recensioni nel modo corretto – sia positive che negative -, coccolando l’utente.
Apertura ristorante: adempimenti amministrativi, requisiti e costi
Se vi state chiedendo cosa serve per aprire un ristorante dal punto di vista burocratico ed economico, di seguito vi elenchiamo:
- Requisiti, certificazioni, autorizzazioni e licenze per aprire un ristorante
- Costi e investimenti per aprire un ristorante
Requisiti, certificazioni, autorizzazioni e licenze per aprire un ristorante
Per aprire un ristorante servono requisiti specifici, autorizzazioni e licenze.
Requisiti
Può aprire un ristorante chi è in possesso di diploma di scuola alberghiera, chi ha un’esperienza lavorativa di almeno due anni nel settore della ristorazione oppure chi possiede un certificato Sab (Somministrazione alimenti e bevande) che si ottiene mediante la frequentazione di un corso ad hoc del costo di 600/800 euro e della durata di 100 ore con esame finale. Non può assolutamente aprire un ristorante chi è stato interdetto o dichiarato fallito.
Certificazioni
Per quanto riguarda le certificazioni è necessaria la certificazione Haccp che dimostra la conoscenza del protocollo da rispettare in sede di preparazione, lavorazione, conservazione e somministrazione di cibi e bevande. Questa sostituisce il vecchio libretto sanitario e non deve essere conseguita solo da proprietario del locale ma da tutto il personale.
Autorizzazioni e licenze
Le autorizzazioni e le licenze sono sicuramente la parte più complessa, almeno per quanto concerne la richiesta. Se si desidera aprire un ristorante è necessario:
- presentare la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Comune in cui ha sede l’attività
- ricevere il nullaosta dell’Asl per attestare che il locale è idoneo dal punto di vista igienico-sanitario
- ottenere la licenza commerciale rilasciata dall’Ufficio del Commercio del Comune
- fare domanda per richiedere la licenza per la vendita di alcolici all’Agenzia delle Dogane
- richiedere l’autorizzazione ad esporre l’insegna al Comune in cui ha sede l’attività
- se si desidera diffondere musica nel locale, è necessario versare alla SIAE quanto richiesto per i diritti d’autore
Inoltre, è importante farsi affiancare da un buon commercialista per il disbrigo di tutte le pratiche fiscali che comprendono l’apertura della Partita Iva (circa 400 euro) e l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, all’Inps e all’Inail. Il commercialista ha un costo annuo che generalmente si aggira fra i 1000 e i 3000 euro.
Costi e investimenti per aprire un ristorante
Veniamo alla parte economica. Cosa serve per aprire un ristorante?Anche se in questo caso la domanda ottimale sarebbe: Quanto costa aprire un ristorante?
Fornire una stima precisa non è possibile per le numerosi variabili che entrano in gioco: la grandezza del locale, se lo spazio è già di proprietà o lo si deve acquistare oppure prendere in affitto, il numero di persone impiegate, eventuale utilizzo di software per la gestione delle comande e opere di ristrutturazione utili alla messa a norma di impianti, bagni e illuminazione.
In ogni caso, proviamo a dare una stima indicativa. Per tutte le pratiche burocratiche e amministrative sono necessari dai 4 ai 6 mila euro, per le spese del personale dai 4 egli 8 mila euro (solo per il primo mese), per l’arredamento del locale, l’acquisto delle stoviglie, delle vettovaglie, delle attrezzature e dei macchinari il costo si aggira intorno ai 50 mila euro totali mentre il rifornimento delle materie prime e di consumo può richiedere una spesa di circa 10 mila euro.
A questi costi è sempre giusto aggiungere una voce per le spese impreviste o accessorie per tutelarsi.
Quindi, tirando le somme, a quanto ammontano i costi e gli investimenti per aprire un ristorante?Per un locale di circa 50 coperti servono almeno 120/130 mila euro.