Le mazze di tamburo sono dei funghi commestibili, che possono essere impiegati in cucina per preparare squisite ricette. Hanno un aspetto particolare: quando sono chiusi sembrano delle vere e proprie mazze per suonare i tamburi, mentre una volta che si sono aperti diventano molto vistosi, con un cappello molto ampio. Per questo motivo sono conosciute anche come “ombrelloni”, parasoli o “pappole”. Le mazze di tamburo crescono nei boschi di latifoglie e conifere, ma si trovano anche nei prati e nelle radure. Non è raro scorgerli persino a bordo strada. Questi funghi sono diffusi prevalentemente in Nord America e in Europa e compaiono nel periodo compreso tra l’estate e l’autunno.
- Le mazze di tamburo chiuse e aperte
- Mazze di tamburo velenose: vero o no?
- Le ricette con le mazze di tamburo
Le mazze di tamburo chiuse e aperte
Il cappello di questo fungo ha inizialmente una forma sferoidale, che poi diventa sempre più convesso. Questo vuol dire che le mazze di tamburo chiuse sono ancora giovani, che hanno da poco iniziato il loro sviluppo e che non possono essere utilizzate in cucina. Quelle aperte, invece, sono già mature e pronte per essere cucinate come ingredienti nelle ricette a base di funghi.
Se si hanno delle mazze di tamburo ancora chiuse da dover cucinare, c’è chi suggerisce di farle aprire velocemente tenendone a bagno il gambo in un bicchiere d’acqua, proprio come si fa con i fiori, poiché nel giro di una notte, il fungo potrebbe aprirsi ed essere pronto per la cottura. Tuttavia, vista la tossicità della mazza di tamburo cruda, sarebbe meglio evitare questa pratica, che potrebbe aumentare il pericolo di intossicazione per l’uomo.
Mazze di tamburo velenose: vero o no?
Per prima cosa va detto che delle mazze di tamburo si cucinano solo le cappelle, poiché il gambo tende ad essere molto fibroso e poco piacevole da mangiare. Poi, occorre affrontare la questione della tossicità di questo fungo, che può destare delle preoccupazioni. Si può parlare di mazze di tamburo velenose? In generale, questi funghi non sono pericolosi per la salute dell’uomo se sottoposti ad una lunga cottura. Se ingeriti crudi, invece, potrebbero rivelarsi tossici e causare delle intossicazioni. Questa caratteristica ne sconsiglia la cottura in piastra o alla griglia, che potrebbe lasciare parzialmente crude alcune parti interne del fungo.
Naturalmente, come per tutti gli altri funghi, il consiglio più sensato da seguire è quello di affidarsi a micrologi esperti o a personale specializzato nel riconoscimento dei funghi, se non si ha la sicurezza assoluta della loro non pericolosità e commestibilità.
Le ricette con le mazze di tamburo
Le mazze di tamburo sono un ottimo ingrediente per la preparazione di buonissimi piatti a base di funghi. Per capire se sono freschi, bisogna guardare le lamelle: se sono bianche e dritte, allora il prodotto è fresco. Prima di procedere alla preparazione di ricette con le mazze di tamburo, occorre eliminare le squamette che si trovano nel cappello, che potrebbero risultare fastidiose al palato. Possono essere cucinare in padella o fritte, condite, panate o in un mosto con altri funghi e ingredienti.
Va ricordato che della mazza di tamburo si cucina solo il cappello. Il gambo è molto fibroso e potrebbe avere in bocca una consistenza molto legnosa. Tuttavia, c’è chi preferisce non buttarlo, ma farlo essiccare per poi utilizzarlo in polvere per insaporire sughi e salse. Anche il gambo deve essere cotto per bene prima dell’essiccazione.