Un trapianto al viso non significa mettere su di una persona la faccia di un’altra, ma si tratta di un intervento chirurgico molto complesso, che consiste nell’innesto di tessuti. In ambito medico, la procedura si chiama “trapianto multitessuto” e non trapianto facciale, poiché si vanno ad impiantare cartilagine, fasce muscolari e pelle nel viso del paziente. Un’operazione chirurgica del genere non comporta alcuna somiglianza estetica tra chi ha ricevuto i tessuti del viso e chi li ha donati.
- Il primo trapianto facciale della storia
- In cosa consiste il trapianto facciale completo
- I rischi di un trapianto del viso totale
Il primo trapianto facciale della storia
Il primo trapianto multitessuto sul viso è stato eseguito in Francia nel 2005. La paziente era una donna di 38 anni azzannata al viso dal suo Labrador. L’anno seguente, fu eseguito in Cina su un ragazzo di 30 anni, sfigurato dopo l’attacco di un orso bruno. Sul viso dell’uomo furono innestati naso, bocca, un sopracciglio e una guancia.
Il primo trapianto facciale in Italia è stato eseguito su una donna di 49 anni affetta fa neurofibromatosi, all’Ospedale Sant’Andrea di Roma, da un’equipe di chirurghi, medici e infermieri che hanno studiato il caso e si sono preparati a questo intervento per ben tre anni. I tessuti che sono stati impiantati alla paziente appartenevano a una giovane ragazza di 21 anni coinvolta in un incidente stradale nella quale ha perso la vita.
In cosa consiste il trapianto facciale completo
Questo delicatissimo intervento chirurgico viene praticato su gravissime lesioni al viso, che non possono essere guarite in altri modi e limitano gravemente la qualità della vita del paziente, impedendogli di guardarsi allo specchio, di condurre una vita normale e di relazionarsi con gli altri. Incidenti, mutilazioni o malattie possono deturpare a tal punto il viso di una persona da richiedere un intervento invasivo e delicato come un trapianto multitessuto.
Il trapianto facciale completo coinvolge solo una determinata zona del viso che va dalla fronte alle guance fino a sopra la bocca. Esistono anche tecniche chirurgiche differenti, che variano in base alla gravità delle condizioni del paziente e all’équipe medica che deve eseguire il trapianto. La complessità di questa procedura chirurgica la rende abbastanza rara: si contano solo una cinquantina di precedenti nel mondo, cui cui solo una decina in Europa e tutti eseguiti in Francia.
I rischi di un trapianto del viso totale
Tutti i trapianti sono rischiosi sia durante l’intervento che dopo. A seguito di un’operazione del genere bisogna prendere in considerazione l’eventualità di un rigetto da parte dell’organismo e occorre assumere medicinali specifici per allontanare questa eventualità. Un trapianto del viso, inoltre, potrebbe causare dolore o la formazione di ulcere dolorose causate dalle reazioni di rigetto.
I rischi di un trapianto del viso totale possono essere anche di natura psicologica, poiché si potrebbe non accettare il nuovo aspetto e iniziare a sentirsi diversi. Questo vale anche per altri tipi di trapianto. Basti pensare all’uomo a cui, per la prima volta in Italia, fu trapiantata una mano. Dopo 10 anni dall’operazione, il paziente ha chiesto che gli venisse rimossa con un’amputazione.