Il mestiere dell’ormeggiatore richiede impegno fisico, conoscenza delle regole principali di ormeggio e disormeggio e capacità di effettuare sorveglianza e pronto intervento sulle strutture del porto: i suoi compiti sono fare attraccare le imbarcazioni collegando i loro cavi di ormeggio alle bitte portuali e sorvegliarle durante la loro permanenza in porto. Le operazioni di manovra possono essere più o meno complesse, anche in base alle condizioni meteomarine e la sua esperienza sarà decisiva per la buona riuscita.
Diventare ormeggiatore: i requisiti
Chi desidera diventare ormeggiatore dovrà sicuramente rivolgersi alla Capitaneria di Porto, dove del personale esperto gli farà compilare la domanda e fornirà le informazioni specifiche del porto. Molto probabilmente sarà necessario svolgere una prova pratica.
Recentemente in Italia sono stati indetti bandi pubblici dedicati a chi volesse svolgere il mestiere di ormeggiatore. In caso di concorso pubblico, ecco i requisiti per partecipare: accedono al concorso i cittadini italiani o europei – con adeguata conoscenza della lingua italiana – che abbiano esperienza minima di 2 anni di navigazione in servizio di coperta su navi mercantili, militari, o da diporto e titolo professionale di Capo barca per il traffico locale o superiore. Devono avere un’età compresa tra i 18 e i 45 anni, di sana e robusta costituzione, senza condanne penali o per contrabbando, furto, truffa, appropriazione indebita, ricettazione e per altro delitto contro la fede pubblica, salvo che sia intervenuta la riabilitazione
Diventare ormeggiatore: le prove
I candidati dovranno svolgere innanzitutto una prova pratica, finalizzata a: 1. esaminare la capacità di eseguire diversi tipi di manovre, dalla guida di un mezzo nautico del Gruppo Ormeggiatori all’ormeggio e disormeggio in banchina oppure su corpi galleggianti, pontili, pali o briccole, dalla movimentazione della nave lungo–banchina all’uso di ganci e anelli da ormeggio; 2. verificare la conoscenza dei criteri per il disincaglio di ancore imbrogliate e delle manovre di avvicinamento con motobarca per recupero di uomo a mare; 3. Valutare la conoscenza pratica e teorica dei principali nodi marinareschi e delle altre pratiche marinaresche.
Completa l’esame una prova teorica con argomenti di tipo normativo e legislativo (Codice della navigazione in merito alla disciplina dell’ormeggio e degli ormeggiatori e alla navigazione e destinazione degli accosti nell’ambito del porto, principali norme per la prevenzione degli abbordi in mare, norme di security applicate al servizio ormeggio), segnaletico (principali segnali tra navi di intelligenza, acustici e visivi; segnalazioni meteo diurne e notturne nei semafori portuali) toponomastico (per quanto riguarda il territorio di competenza e i suoi fondali).
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