La pasticceria italiana deve molto al Veneto: sono tanti, infatti, i dolci tipici veneti che vengono consumati comunemente sulle nostre tavole nei vari periodi dell’anno. Dal pandoro al tiramisù, fino al mandorlato. L’arte dolciaria veneta è ricca di dolci tradizionali che accompagnano le diverse festività. Molti hanno un’origine povera, come la maggior parte delle eccellenze gastronomiche del Belpaese, altri, invece, sono nati nelle cucine delle classi più abbienti, dove c’era disponibilità di ingredienti migliori. Scopriamo allora nel dettaglio alcuni dei dolci tipi veneti, da quelli più noti a quelli più strettamente legati alla cucina locale.
Fregolotta
Fra i prodotti agroalimentari tradizionali della Marca trevigiana c’è la Fregolotta, il cui nome deriva da “fregola”, ossia briciola. Le sue origini, con molta probabilità, risalgono al Settecento. A diffonderne la ricetta, però, fu il forno “Zizzola” di Salvarosa – frazione di Castelfranco Veneto – a partire dalla prima metà del Novecento. La Fregolotta si distingue per la sua friabilità e si prepara amalgamando farina bianca e zucchero. Il composto viene quindi sbriciolato tra le dita e le “fregole” vengono poste su una teglia imburrata per formare un unico strato. Nel tempo la ricetta si è arricchita di altri ingredienti, come il burro, le uova o altri aromi. La Fregolotta può essere servita sia tiepida sia fredda.
Frittelle veneziane
Grandi, fragranti, ripiene di uvetta oppure di crema: le frittelle veneziane sono una vera delizia. La ricetta originale prevede l’impiego di farina, latte, uova, uvetta e pinoli, zucchero semolato, burro morbido, lievito di birra e scorza di limone. Gli ingredienti vanno impastati fino a ottenere un composto omogeneo ma abbastanza appiccicoso, che va poi fatto riposare per circa un’ora in una terrina coperta da pellicola trasparente. Le frittelle vanno quindi fritte in olio di semi di arachide un po’ per volta utilizzando, se possibile, un porzionatore per gelati. Vanno poi poste su carta assorbente e fatte raffreddare. Prima di servirle vanno fatte rotolare nello zucchero semolato e il gioco è fatto. Non ne sentite già il profumo?
Pandoro veneto
Quando si parla di dolci tipi veneti non si può non menzionare il prodotto tradizionale per antonomasia: il Pandoro. Non esiste Natale senza questo dolce conico con rilievi a forma di stella, questo sofficissimo trionfo di dolcezza, così tipico con il suo profumo di vaniglia. Gli ingredienti principali del Pandoro sono farina, zucchero, uova, burro, burro di cacao e lievito. Come spesso avviene per i prodotti dalla lunga e gloriosa tradizione, le origini del Pandoro sono incerte e sono in molti a contendersene la paternità: qualcuno fa risalire le sue origini all’antica Roma, qualcun altro addirittura alla corte viennese degli Asburgo. Quel che è assolutamente certo è che, il 14 ottobre del 1894, il pasticcere veronese Domenico Melegatti presenta il Pandoro al Ministero di Agricoltura e Commercio del Regno d’Italia: così, il Pandoro esce dai laboratori di pasticceria per entrare di diritto nell’Olimpo della tradizione dolciaria italiana.
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