In Italia il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune, ovvero Camera dei Deputati e Senato riuniti. All’elezione partecipano anche 58 delegati eletti dai Consigli Regionali (tre per ogni regione ad eccezione della Valle d’Aosta che ne ha uno solo) scelti con lo scopo di rappresentare delle minoranze: è usanza scegliere uno dei tre delegati tra le file dell’opposizione e due tra le cariche principali degli organi regionali (Presidente della Regione, Vicepresidente della Giunta, presidente del Consiglio Regionale o Capogruppo del Partito di Maggioranza).
Se al completo, l’assemblea dei “grandi elettori” è composta da 1.008 persone: 630 deputati, 315 senatori a cui si aggiungono i senatori a vita (Mario Monti, Giorgio Napolitano, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia) e 58 delegati regionali.
L’aula in cui avviene la votazione è la Camera dei Deputati presso Palazzo Montecitorio a Roma e il presidente dell’assemblea è il medesimo della Camera, ruolo ad oggi ricoperto da Laura Boldrini, accompagnato dall’intero ufficio di presidenza della Camera.
Come si svolge l’elezione del Presidente della Repubblica
L’elezione avviene a scrutinio segreto secondo il seguente ordine: senatori, deputati e delegati regionali. Uno ad uno passano dietro il ”catafalco”, scrivono su un foglio la propria preferenza e inseriscono il biglietto all’interno dell’”insalatiera”, il cesto di vimini posto sotto la presidenza. Una volta terminato il voto, il Presidente della Camera procede allo spoglio dei voti leggendo ad alta voce le preferenze.
Per essere eletti serve la maggioranza dei due terzi (672 voti) ma questo vale per i primi tre scrutini. Dalla quarta votazione in poi basta la maggioranza assoluta, ovvero il 50% dei voti più uno.
Il Presidente della Repubblica resta in carica per 7 anni e non esiste un limite al numero dei mandati. Qualora il Capo dello Stato non fosse in condizioni di adempiere alle proprie funzioni sarà il Presidente del Senato ad esercitarle, come specificato nell’articolo 89 della Costituzione.
Tutti gli ex Presidenti della Repubblica sono presidenti emeriti e senatori a vita.
Chi può ricoprire il ruolo di Presidente della Repubblica
È l’articolo 84 della Costituzione Italiana a rispondere a tale quesito e cita “ Ogni cittadino che abbia compiuto cinquant’anni di età e goda dei diritti civili politici”.
Il giuramento del Presidente della Repubblica
Una volta eletto, il Capo dello Stato italiano deve prestare giuramento pronunciando la seguente formula davanti all’assemblea: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare lealmente la Costituzione”. Dalla torre dell’orologio Di Montecitorio suonano le campane e i cannoni del Gianicolo sparano 21 colpi a salve.
Dopo il primo discorso davanti al Parlamento, il neopresidente va al Vittoriano e infine sale al Colle a bordo della Lancia Flaminia scortato da carrozzieri a cavallo e motociclisti. Una volta giunto sul Colle del Quirinale riceve gli onori nel cortile e poi assiste nel Salone dei Corazzieri al discorso dei saluti del presidente uscente.